“Anziché aggiornare le attuali tariffe all’andamento dei maggiori fattori di produzione, come il costo del personale in servizio, le utenze idriche, elettriche, l’approvvigionamento dei materiali, e anziché prendere in considerazione gli indici Istat allarmanti, l’Assessorato regionale alla Sanità della Sardegna sembra voler tornare decisamente indietro, proponendo tariffari al ribasso, totalmente inadeguati e senza considerare i rischi connessi. L’ultimo incomprensibile provvedimento adottato in materia di Sanità riguarda infatti il tariffario per le prestazioni fornite dalle strutture che si occupano di riabilitazione a 360 gradi in tutta la Sardegna e che forniscono circa il 98 per cento delle prestazioni.”
“Le tariffe approvate con la Delibera di giunta regionale 3/32 creano infatti un enorme danno. Rischiano di portare il sistema alla paralisi. Dal 2011 ad oggi ci sono stati tre rinnovi di contratti nazionale di lavoro. Gli aumenti dell’energia e dei costi in generale sono saliti alle stelle. Eppure, l’Assessorato alla Sanità tira dritto, nonostante gli appelli”.
Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’Assessore alla Sanità Doria. L’obiettivo è sapere come intendano intervenire per adeguare tutte le undici tipologie tariffarie in considerazione dell’andamento dei maggiori fattori di produzione. Ancora, quali siano i tempi di elaborazione della nuova indispensabile deliberazione della giunta regionale. La deliberazione è necessaria a definire l’aumento tariffario. Infine, quali siano le tempistiche necessarie alla commissione sanità per la riapertura del tavolo tecnico.
“La Delibera in questione – conclude la consigliera – contiene elementi di grave criticità. Questo, sia nella revisione delle tariffe sia nella revisione dei requisiti.
Il 25 gennaio scorso è stata manifestata la volontà di tutti i centri di riabilitazione di voler riaprire il dialogo in sede di Commissione Sanità e di tavolo tecnico.
Tuttavia, l’assessore ha evidenziato all’ACRIS (Associazione Centri Riabilitazione Sardi) che le tariffe e i requisiti di accreditamento devono considerarsi definitivi senza ulteriore rinegoziazione. Tutto ciò è intollerabile. Le tariffe non possono essere aggiornate al ribasso ma devono essere incrementate in base anche ai tempi di trattamento riabilitativo dell’utenza al fine di salvaguardare la regolare erogazione di tutte le prestazioni”.