Che il Festival di Sanremo fosse pieno di colpi di scena ce lo aspettavamo già. Ma in questa 73esima edizione ce ne sono stati davvero tanti. Forse è questo il segreto dei 12,2 milioni di spettatori e lo share al 66%, il più alto dal 1997?
Facciamo un bel respiro, dunque, e vediamo cos’è successo nella finale della kermesse più ascoltata in Italia e nel mondo. Ecco le tre notizie che hanno fatto più scalpore:
Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo 2023
Sul podio Lazza e Mr. Rain, quarto Ultimo e quinto classificato Tananai
La vittoria di Mengoni, a parere di tutti meritata, era anche un po’ prevedibile: è sempre stato in testa alla classifica generale ed a quella della sala stampa, dalla prima serata. Ancor prima che iniziasse il Festival, inoltre, i giornalisti avevano assegnato un punteggio di 8.8/10 alla sua canzone. Le quotazioni Sisal e dei principali siti di scommesse lo davano a 1.01. Insomma, era tutto scritto.
Ma era scritto il podio di Lazza e Mr. Rain?
Il brano di Lazza, classe 1994, cantautore milanese, funziona. Si presenta con la canzone “Cenere” e alla serata delle cover ottiene un enorme successo cantando “La Fine” di Nesli, reinterpretata anche da Tiziano Ferro. Canta con Emma Marrone e si fa accompagnare dal primo violino della Scala Laura Marzadori, in una performance che emoziona tutto l’Ariston e chi sta a casa.
Il podio, insomma, sembrava scritto anche per lui. Lazza, ricordiamo, nel suo percorso artistico hip-hop, vanta le collaborazioni e produce con Fabri Fibra, Emis Killa, Tedua, Guè Pequeno, Izi, Salmo, Ernia, Capo Plaza e molti altri.
Il paroliere e co-autore delle canzoni di Mengoni (primo classificato) e Lazza (secondo classificato) è lo stesso: Davide Petrella.
Mr. Rain, invece, classe 1991, è un cantautore bresciano. Rifiutò la partecipazione ad X Factor 2013 e iniziò a produrre da solo, duettando e partecipando ai concerti di Fedez, Annalisa, Salmo. Tra i suoi successi da milioni di ascoltatori, c’erano Chernobyl e Meteoriti.
A Sanremo, sorprende a quella parte della popolazione italiana che forse ancora non lo conosceva. Se sia popolare o meno la sua scelta di portare sul palco otto bambini, il titolo “Supereroi”, ed una parte del coro che ha dei rimandi musicali ad un passaggio di Bad Romance, non si sa. In fondo, anche la canzone di LDA è una versione un po’ rifatta di Perfect, di Ed Sheeran. Però funziona ed arriva al terzo podio sul palco dell’Ariston.
Quarto classificato, Ultimo. Il televoto lo aveva portato alla seconda posizione nella terza e nella quarta serata della kermesse, ma la sala stampa aveva scelto di dare i suoi voti ad altri partecipanti. All’annuncio della sua mancata presenza sul podio, i giornalisti esultano. Un grande classico anche questo, forse?
Quinti classificato, Tananai. Il salto di qualità dalla scorsa partecipazione deriva da più fattori: la sua intonazione live, il testo della canzone e soprattutto il videoclip, la dedica alla popolazione Ucraina.
Il bacio di Rosa Chemical con Fedez
Il fil rouge con il brano di Levante e gli abiti della Ferragni
La partecipazione di Rosa Chemical alla kermesse sanremese è stata indubbiamente la scelta del direttore artistico più osteggiata da tutti: il governo, gli esponenti politici, forse gli stessi italiani. Un personaggio per certi versi più in vista di Achille Lauro, che lotta per la libertà sessuale, tra le altre cose.
Nella serata del Festival, Rosa Chemical bacia Fedez, che si trovava nella prima fila delle poltrone Ariston. Non è stato affatto un bacio a stampo e il messaggio è arrivato in maniera diretta.
Si presenta in gara com un brano accattivante, nazionalpopolare, ma da un’altra prospettiva. Nelle sue performance, infatti, in tutte le serate del Festival, ha regalato al pubblico, in prima serata, gesti appartenenti al Bondage, giocattoli erotici, simili o forse ben diversi dal sogno che canta Levante nel suo brano. Peraltro il brano di Claudia Lagona (nome anagrafico di Levante), cantautrice siciliana, non è stato apprezzato dai più, che forse non hanno saputo cogliere la sfumatura della polemica femminista: le donne non sono solo madri, il corpo femminile non è progettato solo per partorire. Un grido di cui si fa portavoce, specie dopo il suo parto.
Il tema della maternità, della donna guerriera e dell’indipendenza femminile è stato portato sul palco dell’Ariston anche dagli abiti di Chiara Ferragni. Per questa finale, infatti, l’influencer e imprenditrice digitale si presenta con due abiti disegnati da Daniel Roseberry per la Maison Schiaparelli.
Nel primo a sinistra, un richiamo alle tube di Falloppio e quindi all’accesso all’aborto sicuro e alla procreazione assistita, un diritto riproduttivo che il Governo italiano sta cercando di minare a partire dall’insediamento del nuovo premier, Giorgia Meloni.
Nell’abito a destra, la scultura aurea che simboleggia la forza femminile, equiparata a quella maschile.
Concludiamo con i premi della critica, sala stampa e orchestra
Premiati Colapesce e Dimartino, Coma Cose e Marco Mengoni.
Grandi esclusi Madame e Gianluca Grignani.
I premi della critica e della sala stampa vanno entrambi a Colapesce e Dimartino, che si sono confermati dei grandi big, con la loro canzone in gara, Splash. Dai toni molto diversi da Musica Leggerissima, il testo invita a riflettere sul peso delle aspettative e su come queste influenzino le nostre vite.
Il premio Bardotti (Miglior Testo) va ai Coma Cose, anche loro al centro di questo Festival, con una canzone che parla del superamento della loro crisi personale, culminato con l’annuncio del matrimonio.
Infine, il premio Bigazzi (orchestra) va a Marco Mengoni, già vincitore della serata cover ed ora anche di questa edizione del Festival.
I grandi esclusi sono il testo di Gianluca Grignani, sul rapporto con il padre, e la canzone di Madame, che però è piaciuta molto sia al pubblico che alla sala stampa. Infatti, all’annuncio della classifica generale e del suo settimo posto, si sono scatenati i contrasti e i fischi dal pubblico. Probabilmente, la vicenda di Madame (Green Pass, vaccinazioni e polemiche pre-festival) ha inciso molto sulla competizione, come lei stessa ha dichiarato nell’ultima serata:
“E’ stato un Sanremo difficile per me.”
Quindi, l’abbraccio di Amadeus.
Restando in attesa della prossima edizione, ora si pensa all’Eurovision. Mengoni accetterà la partecipazione di diritto o lascerà il posto a Lazza?
SARA VANNI