Come ogni anno, anche nel 2021, i cittadini lavoratori dovranno presentare la famosa dichiarazione dei redditi, entro Settembre.
La compilazione del modulo, che fa sempre riferimento all’anno precedente a cui viene presentata, è obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti o autonomi che hanno superato la soglia dei 7.500 euro annui.
Una peculiarità del modulo di dichiarazione è la possibilità di scegliere a quale ente sociale donare il proprio cinque per mille. È bene ricordare che quando non si opta per nessuno dei destinatari proposti, questa quota andrà automaticamente allo Stato.Come spiega l’ Agenzia delle Entrate il lavoratore può scegliere a chi destinare il suo cinque per mille:
Nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2021 vanno presentate tutte le informazioni relative al proprio stato reddituale, tra cui:
• Redditi da lavoro dipendente o subordinato o da lavoro autonomo;
• Quelli di capitale o provenienti dalla rendita di terreni e fabbricati;
• Infine, i derivati da attività commerciali, indennità relative ad attività sportive e quelli assoggettabili a tassazione separata.
Oltre a tutte le informazioni identificative del lavoratore, si esprimono nell’apposito modello anche le scelte sulle destinazioni. Non solo quelle del 5 per mille, bensì anche dell’8 per mille e del 2 per mille.
Scegli a chi devolvere
Durante la compilazione della dichiarazione dei redditi bisogna specificare quali sono i destinatari di particolari quote relative alla tassazione:
- 2 per mille: questa quota può avere come destinatari partiti politici, purché iscritti nell’elenco dell’Agenzia delle Entrate, indicando il codice del partito a cui si vuole destinare la cifra. Oppure si può destinare questa somma ad associazioni culturali regolarmente iscritte tra quelle in elenco presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’eventualità succitata, il contribuente deve indicare il codice fiscale dell’associazione scelta.
- il 5 per mille: tale quota si può destinare ad enti no profit, onlus, associazioni di ricerca sanitaria, ma anche al proprio comune per specifiche iniziative sociali. Si può destinare alle attività sportive del CONI, e ad enti che tutelano il territorio e il paesaggio. Anche in questo caso si specifica il codice fiscale dell’ente a cui si vuole devolvere la quota.
- l’ 8 per mille: la parte in questione solitamente va alla Chiesa Cattolica o ad un’altra chiesa presente sul territorio. Con tali condizioni basta firmare la sezione relativa alla donazione per poter devolvere una quota IRPEF al culto scelto.
Scegliere la destinazione di una quota IRPEF non comporta l’esclusione dalle altre: è possibile devolvere tutte le quote citate.
Online è disponibile un elenco, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, che fa riferimento a tutti gli enti aggiornati al 2021, grandi e piccoli, a cui si può scegliere di donare questa quota tra i quali: Save the Children, Unicef, Emergency.
Come donare senza compilare la dichiarazione
Non tutti sanno che esiste la possibilità di donare la quota del 5 per mille – ma anche del 2 e 8 per mille– anche senza compilare la dichiarazione dei redditi. Come nel caso in cui si sia esonerati o se il reddito annuo non supera la cifra soglia.
In questo caso si può usare la scheda allegata insieme alla Certificazione Unica 2021. Oppure al Modello 730 o al Modello Redditi Persone Fisiche. La scheda va poi presentata ad un ufficio postale o banca-anche online. In alternativa, ci si può affidare ad un professionista o un Caf convenzionato. in ogni caso bisogna concludere il tutto entro il 30 novembre 2021.
Gloria Cadeddu