SESTU – “Questa è una motosega portata come regalo per l’assessora al verde pubblico. Non si può continuare così. Si sta distruggendo un patrimonio ambientale di immenso valore”. È stata una vera a propria irruzione, improvvisa, nel corso di un consiglio comunale dai toni “light”. Protagonista dell’azione il capogruppo civico di Sestu domani Francesco Serra, con una scatola contenente la segatrice. Sotto accusa l’esponente della giunta, responsabile dell’ambiente, Roberta Argiolas per i continui abbattimenti degli alberi nella cittadina ai piedi della Carlo Felice. “Ultime vittime sacrificali di questa devastazione – tuona Serra – i pini dal grande valore storico sul viale che conduce a San Gemiliano. Poi ci sono i lecci, condannati a morte dall’assessora. È un disastro. Un pianto. Si sta desertificando il paesaggio”. Inutili i tentativi di bloccare l’intervento da parte del presidente Antonio Manca, che ha più volte ripreso il consigliere. Un’uscita che ha disorientato l’intera assise civica. Fulminea ed imprevista. Ed è stata bagarre. Il day after la polemica è ancora accesa. È stata un’azione goliardica e dimostrativa – aggiunge il capogruppo di Sestu Domani – con l’obiettivo di dare una scossa a chi ha la competenza sul verde pubblico, visti i tagli indiscriminati e l’abbandono galoppante”. La replica dell’assessora Argiolas (Fdi) è piccata: “Abbiamo dovuto purtroppo assistere allo spettacolo messo in scena dal consigliere Serra, che ha dimostrato l’assoluta mancanza di serietà che il ruolo esigerebbe portando in aula una motosega ed intervenendo a sproposito durante l’assemblea. Dispiace anche che non sia intervenuta una severa censura da parte del Presidente del Consiglio Comunale. Spiace che si sia liquidato il tutto come goliardia. Ed è con questa politica da bar che si banalizza il ruolo dell’amministrazione contribuendo al clima di sfiducia che sta sempre più allontanando i cittadini dalle istituzioni”. Ribatte Serra: “Siamo lontani dalle politiche da bassa bottega. Ho deciso di fare questo passo anche perché i cittadini mi sollecitano, chiedendomi – da consigliere addetto al controllo dell’operato dell’esecutivo – di porre fine a questa devastazione senza fine. Abbiamo più volte proposto dei progetti alternativi, in grado di salvare le piante. Ma si continua ad operare con gli abbattimenti”. Da qui il premio satirico: “Una motosega d’oro in stile tapiro”. Con l’assessora che non solo non si è attapirata, ma rimane contrariata dall’azione: “Da giorni leggiamo dichiarazioni incomplete e probabilmente asservite a fini ben diversi rispetto alle funzioni di indirizzo e controllo proprie dei Consiglieri comunali – conclude Argiolas – La minoranza, senza i dovuti approfondimenti parla di abbattimenti, veicolando il messaggio che lo scopo di questa amministrazione sia unicamente quello di eliminare grandi alberi. Gli esponenti dell’opposizione non ha mai detto invece quale sarebbe stata la loro soluzione per la messa in sicurezza della strada per San Gemiliano nel tratto interessato dalla prosecuzione dei lavori di realizzazione della pista ciclopedonale. Ricordo che all’insediamento dissero che sarebbero stati attenti e propositivi, invece ad oggi pervengono solo sterili critiche infarcite di informazioni incomplete e tendenziose. Vagheggiano di soluzioni senza mai indicarle”. Poi l’assessora si spinge in un elenco di una serie di progetti futuri sul verde pubblico, ma ora – c’è da scommetterci – la realtà è quella di una diatriba che promette solo di essere lontana dalla conclusione.
Luciano Pirroni
Luciano Pirroni