Giornata importante per il destino dello stabilimento Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra. Nel pomeriggio si è tenuto un vertice tra governo, sindacati e azienda presso il Ministero delle imprese e del made in Italy. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera, presente all’incontro con il Vice Segretario Regionale Friuli Venezia, Giulia Daniele Mosetti
“È stato presentato il business plan presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Rimaniamo cauti nell’esprimere giudizi sul piano industriale: è una prima fase che ha bisogno di un monitoraggio continuo sia da parte della regione Friuli che del MIMIT (Ministero delle imprese e del made in Italy n.d.r.).
Nell’arco di tre anni la Corporate destinerà in Italia circa 50 milioni di euro di investimenti in attività di Engines R&D: 10 milioni in strumenti per migliorare le capacità di test dei motori 4 tempi e 2 tempi e 40 milioni in attività di sviluppo.
In Wärtsilä Italia è previsto un incremento dell’organico di circa 50 nuove posizioni entro il 2025 per rafforzare le competenze strategiche. Il dato dell’organico, al 31 dicembre 2022, è di 1131 lavoratori in WIT, di cui 810 in funzioni che rimangono.
Al 31 dicembre 2022 sono 70 i lavoratori che hanno lasciato l’azienda su base volontaria. Gli esuberi a oggi sono 310 in DCT e 11 in DCT-P. Altri esuberi potrebbero determinarsi in caso di riapertura della procedura, al termine dell’attuale accordo sottoscritto presso il MIMIT: si potrebbero aggiungere 65 unità delle funzioni correlate alla produzione.Per la parte della produzione dei motori (che l’azienda dismetterà entro il 30 settembre in base all’accordo precedentemente sottoscritto), delle venti aziende esaminate che sono parte aggiuntiva, sei (di cui una italiana) hanno manifestato interesse e quattro hanno presentato i business plan e preventivi per l’intervento in relazione al nuovo piano di reindustrializzazione.
Tali aziende operano tutte nel settore metalmeccanico. Maggiori dettagli sulle aziende coinvolte nei primi giorni di marzo“.
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