CAL: Insularità trasversale
Il principio in costituzione è una blindatura ma è necessario tenere alta l’attenzione
“L’insularità è trasversale a tutti i settori produttivi e noi, enti locali, da subito ci siamo mobilitati con i nostri consigli comunali nella battaglia; lo scopo è l’inserimento del riconoscimento del principio, in Costituzione. Proseguiamo nel lavoro, insieme alla commissione speciale del Consiglio regionale; creando una strategia condivisa per fare in modo che venga attuato concretamente e non diventi una scatola vuota”.Lo ha detto la presidente del Cal Paola Secci introducendo i lavori della Commissione Istruttoria sull’Insularità del Consiglio delle Autonomie Locali; presieduta da Francesco Ledda. Questa mattina a Cagliari, nella sede di Piazza Palazzo, ha ricevuto Michele Cossa, presidente della commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità insieme alla segretaria dell’organismo consiliare regionale, Silvia Pintus.
Le parole di Cossa
“L’approccio lagnoso e petulante non funziona. Non dobbiamo chiedere risorse con il capello in mano ma con capacità e intelligenza dobbiamo pretendere regole certe. A livello europeo e nazionale non possono non ascoltare idee forti e progetti validi. Le isole nascono svantaggiate all’origine. È vero che sono cinque le regioni a Statuto Speciale – ha sottolineato Cossa durante l’incontro – ma la Sardegna e la Sicilia sono in ritardo di sviluppo. Il principio di insularità inserito in Costituzione costituisce una blindatura e la nostra specialità ora non può più essere messa in discussione ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione.
Con il sesto comma dell’articolo 119 della Costituzione non ci sono più solo il nord e il sud ma anche le isole”. Durante l’incontro sono stati individuati tre aspetti misurabili dell’insularità: l’accessibilità che significa continuità territoriale interna ed esterna, strettamente legate, la competitività per creare le condizioni di fiscalità di sviluppo con il modello Zes e l’energia. “Siamo l’unica regione senza il metano ma nelle bollette paghiamo l’infrastrutturazione nazionale di cui non beneficiamo. L’isola – ha concluso Cossa – dovrebbe essere “neutra” da un punto di vista ambientale e diventare un brand che valorizzi l’archeologia, l’enogastronomia e il settore turistico per attrarre nuovi investimenti”.