Diritti Umani: un privilegio per pochi o un Diritto di tutti? Distribuiti a Sanluri centinaia di libretti informativi dai volontari di Uniti per i Diritti Umani
La necessità di continuare la campagna di informazione sui contenuti della Dichiarazione Universale si manifesta chiaramente quando, nelle città come nei piccoli paesi dell’interno, con i giovani o con i meno giovani, persone di cultura piuttosto che meno preparate, insomma, ovunque emerge come i 30 articoli della Carta delle Nazioni Unite, siano largamente sconosciuti dalla maggior parte delle persone contattate. È successo anche lunedì 6 marzo durante l’iniziativa che i volontari di Uniti per i Diritti Umani hanno fatto nelle strade e i negozi di Sanluri, dove hanno distribuito centinaia di libretti contenenti la descrizione dettagliata di tutti i Diritti Umani.
Siamo alle solite. Tutti si lamentano di quanto i Diritti siano calpestati e non riconosciuti per la maggioranza degli esseri umani; ma allo stesso tempo pochissimi li conoscono.
Parlare di argomenti come il diritto al lavoro, alla salute, alla possibilità di vivere una vita dignitosa o il diritto allo studio, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti, è facile, perché ognuno di noi li vive personalmente e può toccare con mano quando non ci vengono riconosciuti. Dalle conversazioni con tante persone emerge che certi diritti riguardino gli “altri”. Parlare di diritto di asilo, alla privacy, ad un giusto processo, alla democrazia o il diritto alla libertà di espressione, per citarne alcuni meno “sentiti” dalle nostre parti, si entra in un terreno più difficile da trattare. Certi problemi non ci toccano direttamente e non ci riguardano.
La domanda
La domanda è. Ma i Diritti elencati nella Dichiarazione Universale sono un privilegio riservato a pochi o un Diritto inalienabile da riconoscere a tutti gli esseri umani? Indipendentemente dal colore della pelle, cultura, provenienza, ceto sociale o credo?
Cosa potremmo fare noi affinché, come scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard: “I Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico?” I volontari sono convinti che ognuno di noi può fare qualcosa per creare attorno a sé quell’isola di pace e solidarietà che in cui vorremmo vivere noi stessi. Sicuramente trattare gli altri come vorremmo che gli altri trattassero noi, contribuirebbe a rendere una realtà quel sogno che per molti sembra tanto lontano.
Partendo da ognuno di noi, non è difficile rendere questo mondo migliore.
Convinti che ognuno debba fare la propria parte; i volontari continueranno a lavorare incessantemente per far conoscere a tutti e ovunque i 30 articoli della Dichiarazione Universale.
Info: www.unitiperidirittiumani.it
Per altre iniziative clicca qui