L’assessore Lai: “Dignità del lavoro chiave dell’inclusione. Aumentato il Fondo per le Associazioni ciechi e ipovedenti”.
“La dignità del lavoro è la chiave per l’inclusione delle persone con disabilità e la realizzazione di sé stessi. E’ dovere di tutte le istituzioni avere maggiore attenzione verso le persone con disabilità per rimuovere tutti gli ostacoli che incontrano nella loro vita quotidiana”.
Così l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, è intervenuta al seminario dal titolo “Donne e Lavoro Nuove prospettive per le donne con disabilità visiva, organizzato dalla Sezione di Cagliari dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS, in collaborazione con L’Ispettorato Territoriale del Lavoro, tenutosi questa mattina nella sala riunioni dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cagliari.
“Da quest’anno abbiamo a disposizione anche le risorse del PNRR – ha affermato l’assessore – la cui linea principale è proprio l’inclusione e coesione sociale. Questa missione ha obiettivi trasversali: sostenere l’empowerment femminile, contrastare le discriminazioni di genere e aumentare le prospettive occupazionali per facilitare l’inserimento delle persone più fragili, tra cui le persone don disabilità.
La giunta Solinas – ha aggiunto Lai – ha una grande attenzione per le condizioni di vita delle persone con disabilità. L’assessorato regionale del lavoro ha aumentato, per il 2023, lo stanziamento del fondo dedicato alle associazioni ciechi e ipovedenti. Nel 2022 il finanziamento era pari a 510.000, per il 2023 sarà di 710.000,00 euro. Non lasciamo indietro nessuna – ha assicurato l’esponente dell’esecutivo – Il pacchetto di misure “Donne e lavoro” rivolte a favorire l’occupazione femminile, infatti, contiene delle premialità per le donne con disabilità, posti riservati e voucher di conciliazione. Anche nei centri per l’impiego una buona parte dei finanziamenti è dedicata alle persone più fragili. Oggi parliamo di donne non vedenti, che con l’ausilio delle nuove tecnologie hanno potenzialità molto alte. Le nuove tecnologie porteranno una formazione più mirata e la possibilità di accedere a lavori che prima erano loro preclusi”.
Un’occasione per diffondere un messaggio di non discriminazione e per riflettere sulle opportunità per le donne non vedenti nel mondo del lavoro.
Gli ultimi dati sulle condizioni occupazionali delle persone con disabilità mostrano come la loro condizione sia nettamente peggiore rispetto a quella delle donne senza disabilità. Ma oltremodo peggiore rispetto agli uomini con disabilità. Tra la popolazione dei disabili in età lavorativa (compresa tra i 15 e i 64 anni) stimata intorno alle 700.000 unità, risulta occupato solo il 31,3%, vale a dire poco meno di 220.000 unità. Tale percentuale scende al 26,7% tra le donne (circa 100.000 unità) ed è pari al 36,3% tra gli uomini (circa 120.000). Nella popolazione generale il corrispondente tasso di occupazione totale è del 58%; per le donne e gli uomini i valori sono pari rispettivamente del 48% e del 67%.