Dormire poco e male:la colpa è (anche) dei denti
Nel World Sleep Day (17 marzo): Straumann Group e la dottoressa Paini svelano il ruolo da sentinella del dentista per la diagnosi e cura dei disturbi del sonno, di cui soffrono 7,5 milioni di italiani.
Milano, 17 marzo 2023 – Domire 8 ore a notte è un’abitudine che incide positivamente sulla salute. Non tutti sanno che, a volte, la qualità del sonno può essere legata alla salute orale. In Italia sono 7,5 milioni le persone che soffrono di dental sleep disorders. In occasione della Giornata mondiale del sonno (17 marzo), Straumann Group e la dottoressa Laura Paini, medico chirurgo specialista in odontostomatologia e ortognatodonzia, hanno messo in luce questa problematica spesso sottovalutata.Condizioni, sintomi e impatto sulla salute
Innanzitutto, bisogna sottolineare che è nei tessuti molli e nell’ostruzione delle vie aeree l’origine di tutto. Tra i problemi più comuni, vi sono le apnee ostruttive del sonno. Queste apnee hanno come sintomo l’improvviso risveglio, il russamento, il bruxismo e possono provocare complicanze metaboliche, cardiovascolari e neurologiche. “Sono dovute ad una riduzione del volume delle vie aeree, che può verificarsi a causa di malocclusione dovuta a palato stretto o arretramento mandibolare. Ma anche per via del rilassamento dei tessuti molli del palato” spiega la dottoressa Paini. Uno studio, inoltre, ha evidenziato come chi ha pochi denti nella zona posteriore della bocca rischi di soffrirne in misura maggiore. Questo status può portare ad una diminuzione del volume nelle zone retrofaringee, ostruendo le vie aeree. Ecco perchè l’implantologia dentale e gli impianti adeguati possono diventare essenziali per una qualità di vita migliore.
Un ulteriore sintomo è il bruxismo notturno, che consiste nel digrignamento involontario dei denti. Può portare alla loro scheggiatura e frattura, con danni perfino dal punto di vista articolare. Anche la macroglossia, ovvero l’ingrossamento eccessivo della lingua, fa la sua parte nel disturbare i nostri momenti di riposo. Una lingua voluminosa, infatti, può ostruire le vie aeree e interrompere il sonno.
Ci sono alcuni sintomi, infine, che possono essere indicatori di una qualità del sonno non ottimale derivata da problemi alla bocca. Ciò accade nei casi di ipersalivazione e xerostomia, ovvero secchezza del cavo orale.
Il ruolo di respirazione e posizione per dormire
Un filo rosso che collega queste condizioni è la respirazione orale. La conferma arriva da uno studio effettuato su bambini dai 6 ai 9 anni. Respirare a bocca aperta e non con il naso, infatti, può portare diversi effetti negativi. “Ad esempio, un abbassamento del PH, genera una maggiore incidenza di carie”, conferma la dottoressa Paini. Tutte le persone che soffrono di disturbi del sonno e bruxismo dovrebbero evitare di dormire in posizione supina. Continua la dottoressa “Dormendo in questa posizione si potrebbe verificare una caduta all’indietro dei tessuti molli, intaccando il riposo. Questo è un accorgimento che dovrebbero considerare anche le persone che russano. Il russamento porta infatti ad una vibrazione dei tessuti molli. È importante, quindi, imparare a dormire sul fianco per avere una respirazione migliore”.
I professionisti a cui rivolgersi
I dental sleep disorders riguardano diverse aree della salute. In quanto tali, hanno bisogno di essere messe all’attenzione dei professionisti giusti. Secondo la dottoressa Paini, gli specialisti da contattare in caso di sintomatologie e condizioni simili, sono:
- Il neurologo e i centri del sonno per una prima verifica su un’eventuale cattiva qualità del sonno;
- L’otorinolaringoiatra che interviene specialmente nella diagnosi e cura delle apnee ostruttive del sonno;
- L’odontoiatra, che si occupa di prevenire, diagnosticare e curare le patologie che colpiscono il cavo orale e che può riscontrare i primi segnali durante le visite con i pazienti;
L’ortodontista, che si occupa nello specifico di malocclusioni (tra i primi segnali dei dental sleep disorders) e può intervenire con presidi terapeutici idonei a risolvere il problema.