Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi un Tavolo sulla crisi idrica (convocato e presieduto dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni) a cui hanno preso parte i ministri interessati. Al termine della riunione si è convenuto sulla necessità di preparare un decreto legge che verta sull’emergenza siccità e che preveda “la nomina di un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri e la semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari”
Sul tema “emergenza siccità” e sulla istituzione di una task force è intervenuto il geologo Antonello Fiore. Il Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) ha in primis sottolineato la necessità di una pianificazione delle strategie da adottare: “Le crisi ambientali, sanitarie, economiche e sociali che potrebbe scaturire dalla siccità non si possono affrontare stagione per stagione, crisi idrica dopo crisi idrica.É necessario affrontare l’argomento prima degli eventi di crisi. In caso contrario avremo pochissimo tempo per contenere i danni di questa e delle future siccità. Su un tema importante, delicato e difficile come quello della corretta gestione dell’acqua (e del risparmio di questo bene primario) crediamo che si debba attivare un impegno politico del Governo e del Parlamento. Riponiamo grandi speranze nella task force che il Governo ha voluto istituire sul tema”.
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“Realizzare le azioni di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici”
Fiore ha inoltre posto l’accento sull’oculatezza delle azioni da mettere in atto e sulla necessità di una loro diversificazione che tenga conto delle differenze territoriali:
“Dobbiamo agire per tempo e con determinazione. Le azioni da compiere per mitigare l’emergenza siccità devono essere prima analizzate nei contesti territoriali, pianificate e progettate. Non possono essere le medesime su tutto il territorio nazionale. Devono differenziarsi tenendo conto delle caratteristiche territoriali, sociali ed economiche.
Riteniamo prioritario che il nostro Paese realizzi nel prossimo futuro le azioni di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici previste dalla Strategia Nazionale di Adattamento al Clima (SNAC): recupero acque reflue depurate per uso irriguo e industriale; compatibilità degli impianti agricoli e zootecnici con le disponibilità idriche; uso in agricoltura di sistemi d’irrigazione innovativi volti al risparmio idrico; programma di ampliamento, riparazione e sostituzione delle reti acquedottistiche a supporto degli usi umani e produttivi; ricarica degli acquiferi sotterranei; realizzazione di invasi di piccole dimensioni (laghetti collinari) a scopi irrigui; mappature e controllo delle utenze che usano le acque sotterranee al fine di una programmazione idrogeologica del prelievo; campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale all’uso razionale della risorsa.
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