Non accenna a fermarsi la protesta degli imprenditori edili contro lo stop definito allo sconto in fattura e alla cessione del Superbonus. Dopo il sit-in andato in scena l’8 marzo in via XX settembre (davanti alla sede del ministero dell’Economia), nuovo appuntamento il 21 marzo con un corteo che partirà alle 10.00 da piazza della Repubblica e arriverà fino ai Fori Imperiali. “Abbiamo invitato tantissime associazioni. Spero che saremo in tanti”, ha dichiarato Pintilie Catalin, membro del direttivo Esodati del Superbonus; di sicuro al loro fianco vi sarà l’Unione Artigiani Italiani. Di seguito le dichiarazioni dei quadri di questa confederazione sindacale nazionale che rappresenta le piccole e medie Imprese
Gabriele Tullio, Presidente UAI: “Il pericolo è duplice: fallimento delle aziende e perdita di posti di lavoro“
“È con grande entusiasmo che annuncio che martedì 21 sarò insieme a imprese, professionisti e lavoratori che stanno soffrendo in silenzio per un dramma – non provocato da loro – che li vede coinvolti. Chi con il rischio di fallimento (che getterebbe all’aria anni di sacrifici); chi con un posto di lavoro in pericolo.Come Confederazione Nazionale – insieme alla neo costituita associazione Esodati del Superbonus, nata spontaneamente a seguito del blocco delle cessioni dei crediti fiscali – la UAI cercherà di sensibilizzare le Istituzioni. Auspichiamo il dialogo. Proporremo soluzioni. Il tempo stringe e bisogna agire rapidamente.
Il corteo è regolarmente autorizzato. Sfilerà in modo composto e ordinato. Mi auguro che non ci siano personaggi che, per scopi politici, cerchino la strumentalizzazione e provochino disordini.
Confidiamo che il Governo ci voglia ascoltare prima del corteo per trovare la soluzione al problema. Da tempo sono state consegnate delle proposte all’Esecutivo”.
Francesco Michele Abballe, Presidente UAI Regione Lazio: “Tutto l’indotto edile è economicamente e psicologicamente distrutto”
“Per la prima volta dopo 33 anni di storia, l’Unione Artigiani Italiani decide di scendere in strada a manifestare. Daremo supporto alle 40.000 imprese del settore che rischiano il fallimento.
Lavori fermi, case sventrate, fatture non saldate, debiti da pagare e crediti che non si incassano: troppe le testimonianze di famiglie, imprese e professionisti rimasti incastrati nel meccanismo della maxi detrazione fiscale per la riqualificazione energetica. Tutto l’indotto edile è economicamente e psicologicamente distrutto”.
Giuseppe Zannetti, Dirigente Generale della UAI: “L’Esecutivo accetti un confronto costruttivo“
“Come Unione Artigiani Italiani chiediamo all’Esecutivo di ponderare le scelte, di ascoltare con attenzione sia le imprese che i lavoratori. Solo al termine di un confronto costruttivo si prendano delle decisioni: il Paese non può vivere nell’incertezza. La necessità primaria è quella di scongiurare il rischio di fallimento”.
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