Ai Campionati Italiani di Cagliari nei singolari assoluti trionfano Tan Wenling e Leonardo Mutti. Renato Di Napoli:«Un grande successo»
I Campionati Italiani, organizzati per la prima volta in Sardegna, a Cagliari, dalla Federazione Italiana Tennistavolo; in collaborazione con il Comitato Regionale FITeT Sardegna; e con il patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari; si sono conclusi con la disputa delle fasi finali dei singolari assoluti. A conquistare i titoli al PalaPirastu sono stati Tan Wenling (CIATT Prato) e Leonardo Mutti (Aeronautica Militare).
Tan aveva vinto per la prima volta nel 2008 e a distanza di 15 anni si è ripetuta. Ha battuto in finale per 4-3 (11-6, 11-13, 11-9, 7-11, 11-6, 4-11, 11-5) la sua compagna di società Chiara Colantoni, al suo secondo atto conclusivo, dopo quello del 2021. Terzo gradino del podio per Nikoleta Stefanova (CIATT Prato) e Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito). «Sono felice di questo titolo – commenta Tan – dopo quello del 2008. Allora era l’anno delle Olimpiadi di Pechino e mia figlia Gaia (Monfardini, ndr) aveva sette anni ed era sulla mia panchina.
Dopo 15 anni lei è ancora in panchina e mi ha aiutato a conquistare questa vittoria. Quando ero stanchissima e non ce la facevo più, mi ha detto “Mamy tira fuori tutte le energie che hai e dammi il buon esempio”. Volevo essere di esempio per lei e per le altre giovani e ce l’ho fatta. Non mi alleno tanto, ma mio marito mi stimola ad andare in palestra, per tenermi in forma. Quando sono in campo voglio assolutamente vincere. Quando sono arrivata a Cagliari, non pensavo proprio di riuscirci, piuttosto di fare ciò che potevo. Era soprattutto per stare con Gaia. Mi è dispiaciuto che abbiamo perso in doppio, è stata colpa mia, perché ho giocato male. Le è stata brava, in doppio, però, bisogna essere bravi in due. Spero che il prossimo anno in singolare tocchi a lei».
Mutti ha calato il tris, sempre a distanza di quattro anni, dopo i successi del 2015 a Molfetta e del 2019 a Bolzano. In finale ha superato per 4-1 (11-9, 7-11, 11-6, 12-10, 11-9) il compagno di gruppo sportivo Mihai Bobocica, che è rimasto fermo a sei scudetti. Medaglia di bronzo al collo di John Oyebode (Tennistavolo Sassari) e di Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre).
«Questo titolo è speciale – spiega il vincitore dei Campionati Italiani – perché fra due giorni l’Aeronautica Militare compirà 100 anni e per quanto mi riguarda questo è il modo migliore per festeggiarlo. Si tratta di una grandissima soddisfazione, a inizio stagione ero in un brutto momento, ma non ho smesso di crederci e ho continuato a lavorare duramente. Non pensavo di poter vincere e questo risultato mi dà la carica per continuare a dare il massimo e per farmi valere anche sul fronte internazionale. Sono felice, significa che sto crescendo a livello mentale e naturalmente anche tecnico.
La semifinale dei Campionati Italiani contro Oyebode è stata durissima e combattuta fino all’ultimo punto, con vari match-point a favore di Johnny, che alla “bella” conduceva per 9-4. Ha fatto un’ottima prestazione e gli voglio fare i complimenti. Ho avuto la forza e la lucidità di aggiudicarmi una partita che pareva impossibile da portare a casa e questo è per me motivo di grande emozione. Dopo aver vinto in questo modo, avevo moltissima voglia di ripetermi in finale. Conosco molto bene Bobo, ci siamo incontrati molte volte e dal punto di vista tecnico-tattico e soprattutto mentale lo affrontato al meglio. Anche lui è stato bravo, io ho avuto carattere e coraggio e sono stato premiato».
Grande la soddisfazione da parte degli organizzatori. «Avevo il sogno di portare la rassegna tricolore in Sardegna – spiega il presidente della FITeT Renato Di Napoli – e sono felice di esserci riuscito, grazie al lavoro di tutti. Abbiamo fatto squadra e il lavoro è stato proficuo, perché ognuno ha svolto il suo compito nel migliore dei modi. Sono arrivate 600 persone, fra atleti, tecnici, dirigenti e arbitri e abbiamo ricevuto commenti molto positivi. Siamo riusciti ad allestire tutto in tempi record, nel giro di un mese, in virtù del sostegno, non solo economico, delle istituzioni e del CONI Sardegna e dell’impegno del presidente regionale Simone Carrucciu.
La macchina federale ancora una volta ha funzionato e i mezzi d’informazione ci hanno aiutato a far conoscere l’evento anche al di fuori del nostro mondo pongistico. I rappresentanti di Regione e Comune ci sono stati vicini anche durante le gare e hanno voluto condividere con noi anche il momento delle premiazioni, assieme ai vertici dei gruppi militari. Per la prima volta abbiamo affiancato la seconda e la terza categoria all’assoluto e ne è uscita una settimana di grande agonismo e di spettacolo ai massimi livelli. Sono quelle manifestazioni che si vorrebbe non finissero e che lasciano bei ricordi a tutti coloro che hanno avuto il piacere di partecipare».
Per Simone Carrucciu «le ultime ore condivise con tutto il gruppo organizzatore sono forse le peggiori. Affiora quasi un senso di nostalgia che fa capire come una macchina così complessa nelle sue componenti, come i Campionati Italiani Assoluti 2023, sia riuscita ad arrivare al traguardo con il motore intatto. I timori iniziali tormentano, ma se c’è la forte volontà di fare le cose per bene, le incognite e le piccole sbavature svaniscono con il lavoro di squadra assiduo e appassionato. Direi che la Federazione Italiana Tennistavolo abbia vinto una grande scommessa: non era semplice convogliare le forze in Sardegna, con tutte le problematiche ataviche legate all’insularità. Ma è proprio dalla politica isolana che è giunto un sostegno fondamentale, proprio per farci dimenticare momentaneamente la nostra condizione da fruitori forzati di navi e aeromobili.
Comune di Cagliari, Regione Sardegna, e ci metto con un pizzico d’orgoglio il Comitato Regionale FITeT sono stati concreti nel favorire la discesa nel capoluogo isolano di tanti campioni della nostra amata disciplina. I risultati non si sono fatti attendere, sia in termini di medaglie, sia di accoglienza da parte di un pubblico attento, che quotidianamente ha riempito le strutture coinvolte. Ho apprezzato le tante visite ricevute dalle istituzioni locali e dalle scuole, che ringrazio tanto, a dimostrare come ci sia stato un coinvolgimento mirato, tendente a non escludere nessuno.
Ringrazio affettuosamente coloro che mi hanno sopportato in questi dieci giorni di poco sonno e impegnativo lavoro, ma ne è valsa la pena e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ringrazio Renato Di Napoli, il Consiglio Federale, il personale e il numeroso staff, gli operatori audio, foto e video, i media, i partner, senza dimenticare i veri protagonisti, gli atleti e il pubblico. Il mio è sicuramente un arrivederci perché in Sardegna il tennistavolo è di casa e immagino già campioni internazionali immersi in luoghi che stregano per bellezza e cultura. Siamo pronti a rimetterci in gioco».