I Musei Archeologici sulla Strada Regia delle Calabrie
La Strada Regia delle Calabrie: riscoperta di un grande patrimonio culturale!A Castrovillari testimonianze del Paleolitico, dell’Età del Bronzo, la Necropoli Protostorica di Bellu Luco, reperti anche di epoca greca, i corredi tombali della Necropoli castrovillarese di Ferrocinto, dalla quale proviene anche uno scheletro ben conservato in una teca unitamente ai piccoli vasi e a una punta di lancia che consente di identificarlo in un antico guerriero del III sec. a.C.. Poi c’è l’epoca romana.
Conferenza Stampa a Roma – Giovedì 16 Marzo – Ore 11 – Via dell’Umiltà 83/c.
Luca Esposito (scrittore, architetto, storico autore della ricerca, Responsabile del Progetto di rilancio dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie di Archeoclub D’Italia):
“Da una parte Pompei, Ercolano, tutta l’area vesuviana, le Ville del Miglio D’Oro, ma dall’altra abbiamo, lungo la Strada Regia delle Calabrie, un patrimonio culturale non conosciuto fatto di tracciati di epoca romana della Via Popilia ad incrocio con la Strada Regia, poi ritrovate 14 stazioni postali antiche, 30 taverne ottocentesche, numerosi ponti romani non più frequentati. La Strada Regia delle Calabrie ha anche meravigliosi Eco – Musei proprio all’interno dui meravigliosi borghi. Si tratta della strada costruita dagli spagnoli ma è stata percorsa da inglesi, tedeschi, dai viaggiatori del Gran Tour. E noi la presenteremo alla Stampa Estera!”.
Vienna Cammarota
Si tratta la donna di anni 73 che ha attraversato a piedi la Slovenia, la Serbia, la Croazia, la Bulgaria, la Turchia, la Georgia per arrivare a Pechino. Sarà in Conferenza Stampa a Roma. Il 16 si terrà la sua unica conferenza stampa prima di lasciare nuovamente l’Italia. Vienna creerà un ponte virtuale narrando Georgia – Turchia ma anche la Strada Regia delle Calabrie della quale ha percorso 187 KM!
Dunque, la Cammarota ha un ricco curriculum di cammini. Dovrebbe ripartire pochi giorni dopo la Conferenza Stampa di Roma del 16 Marzo alla Sala Stampa Estera. Pochi giorni dopo la Conferenza Stampa, Vienna raggiungerà nuovamente la Georgia da dove riprenderà il cammino a piedi verso Pechino per raccontare la Via della Seta in poca contemporanea.
Ben 44 sindaci saranno con la Fascia Tricolore ad inaugurare il progetto turistico e culturale.
In conferenza stampa anche Ercolano e Pompei che illustreranno progetti di valorizzazione delle aree archeologiche.
Luca Esposito continua dicendo:
“Con la Conferenza Stampa alla Stampa Estera accendiamo le luci sul patrimonio archeologico esistente lungo la Strada Regia delle Calabrie. Patrimonio ritrovato dopo uno studio di ben 8 anni. Se da una parte abbiamo le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Torre Annunziata, dell’intera area vesuviana, di Castellammare di Stabia, e ancora le Ville del Miglio D’Oro, dall’altra però illustreremo alla stampa internazionale un patrimonio molto meno conosciuto o in alcuni casi non conosciuto.
Con lo studio e l’attività di ricerca di ben 8 anni di lavoro fatto confrontando la cartografia di fine Settecento e altra, numerosa, documentazione storica, abbiamo trovato : 30 Taverne Ottocentesche che erano le aree di servizio dell’epoca sulla Napoli – Reggio Calabria dell’Epoca ma abbiamo anche trovato tracciati della Via Romana, la Popilia, la Consolare Romana realizzata ben 220 anni fa, che si vedono ancora ed incrociano la Strada Regia delle Calabrie e abbiamo trovato circa 40 ponti tra epoca romana, settecentesca e ottocentesca. Allo stesso tempo, la Strada Regia delle Calabrie attraversa decine di borghi, non conosciuti e che porteremo in Conferenza Stampa il 16 Marzo.
La stampa che parteciperà alla conferenza stampa potrà, se vorrà, anche eventualmente accreditarsi ad un possibile Press Tour sulla Strada Regia delle Calabrie. Borghi che hanno al loro interno straordinari gioielli. Ad esempio, in Calabria, sulla Strada Regia, a Castrovillari, c’è il Museo Archeologico. Lo renderemo parte di un possibile Press Tour ma illustreremo in Conferenza Stampa, il 16 Marzo”.
Luca Esposito prosegue:
“Il Museo documenta il patrimonio archeologico del Territorio di Castrovillari e del suo circondario dalle epoche preistoriche fino all’alto medioevo. Vi sono custoditi reperti litici ed ossei, provenienti dalla contrada Celimarro di Castrovillari dove si trova un sito risalente al Paleolitico. L’epoca preistorica è documentata, inoltre, da reperti provenienti dalle grotte sant’Angelo di Cassano Jonio. Questi reperti hanno restituito testimonianze anche dell’età del Bronzo. Particolarmente interessante è anche la serie di reperti provenienti dalla necropoli protostorica di Bellu Luco, località posta lungo il corso del fiume Coscile in territorio castrovillarese.
Di particolare pregio è la sequenza in ordine cronologico dei reperti provenienti dal Colle della Madonna del Castello, località da cui trasse origine l’abitato castrovillarese, che attestano, come il colle fu abitato, senza soluzione di continuità, dall’epoca preistorica fino ai giorni nostri. Sono esposti, infatti, nelle vetrine dedicate al colle strumenti in pietra di epoca preistorica, frammenti dell’Età del bronzo e del ferro, reperti di epoca greca riferibili, tra l’altro, anche a un luogo di culto, frammenti di epoca romana e pregevoli testimonianze di ceramica altomedievale.
Il Museo Civico raccoglie le tracce della frequentazione greca anche provenienti dai quartieri del vescovado e dallo stesso protoconvento.Il Gruppo archeologico del Pollino ha svolto tutti i lavori. In questi luoghi, durante il restauro trovarono una serie di frammenti di ceramica a rilievo e a figure rosse di fattura italiota. Riferibili a tale cultura sono i corredi tombali della necropoli della contrada castrovillarese di Ferrocinto. Da questa necropoli proviene anche uno scheletro ben conservato in una teca unitamente ai piccoli vasi e a una punta di lancia che consente di identificarlo in un antico guerriero del III sec. a.C..
La presenza romana del territorio di Castrovillari è tesminoniata dal Museo.Infatti, sono state individuate una serie di ville rustiche. Queste ci hanno restituito frammenti della raffinata ceramica romana detta sigillata, delicati recipienti in vetro e una serie di attrezzi agricoli in ferro e frammenti di grossi vasi per derrate alimentari attestanti un intenso sfruttamento agricolo del territorio già in epoca romana.
Ed ancora abbiamo reperti altomedievali, come quelli provenienti dalla Necropoli di Celimarro. Qui delle tombe scavate nella roccia, hanno restituito, tra gli altri, una fibula in bronzo raffigurante un cavallino decorato a piccoli cerchietti e una crocetta in piombo decorata a pallini, quest’ultima rinvenuta dal Gruppo Archeologico del Pollino”.
L’Eco – Museo del Geoparco del Pollino.
“Il patrimonio geologico del Parco del Pollino è ben raccontato nell’Eco – Museo che è possibile visitare a Rotonda. L’Ecomuseo del Pollino rappresenta complessivamente il patrimonio ambientale e culturale del Parco Nazionale. Fornisce al visitatore tutte quelle suggestioni, emozioni e informazioni capaci di sollecitare e rinviare alla visita e alla scoperta diretta dei meravigliosi paesaggi dell’Area protetta. Ed è un Museo Multimediale davvero bello, interessante”. Queste sono state le parole di Luca Esposito.
Tutti i dettagli ed i particolari anche di queste scoperte, verranno illustrate nel corso della Conferenza Stampa. Conferenza in programma Giovedì 16 Marzo, alla Stampa Estera, a Roma, in Via dell’Umiltà 83/c. Molteplici saranno le scoperte, i progetti di natura archeologica che verranno illustrati durante la conferenza stampa di Roma.
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