InfinityLab e La5: ultimi giorni per partecipare al bando
Ultimi giorni per partecipare al bando di InfinityLAB e La5 con la propria idea per una docu-serie sul fenomeno del second-hand. Si può ottenere un co-finanziamento al 50% e la distribuzione
C’è tempo fino al 12 marzo 2023 per partecipare alla call for ideas lanciata da Infinity Lab e La5; si baserà su Produzioni dal Basso per la realizzazione di una docu-serie con focus su moda sostenibile e fenomeno del second hand. I progetti selezionati potranno ricevere un cofinanziamento fino al 50% dell’obiettivo economico complessivo e la distribuzione.
Milano, 9 Marzo 2023. Resta una manciata di giorni per partecipare alla call for ideas per la realizzazione della nuova docu-serie “Moda sostenibile: il fenomeno del second hand“; un’iniziativa lanciata da Infinity LAB – il laboratorio permanente creato da Infinity+ – in collaborazione con La5 e attiva su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.
C’è infatti tempo solo fino al 12 marzo per candidare il proprio progetto e accedere così all’opportunità di cofinanziamento fino al 50% da parte di Infinity+ che, oltre a co-produrla, distribuirà la docu-serie sul proprio channel e sui canali di La5. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di trovare progetti innovativi che raccontino storie di persone che abbiano valorizzato i capi di seconda mano come scelta sostenibile. Tutto ciò attraverso il linguaggio immediato e coinvolgente delle immagini.
In un’epoca in cui anche la moda deve essere attenta a temi come il rispetto dell’ambiente e lo sfruttamento consapevole delle risorse, optare per capi di seconda mano si rivela una decisione non solo sostenibile, ma anche necessaria: per questo Infinity Lab e La5 hanno scelto di sostenere una docu-serie sul tema, come rivela il rapporto Vestiaire Collecrive-BCG 2022, secondo il quale il mercato del fashion di seconda mano rappresenta già il 5% di abbigliamento, calzature e accessori e potrebbe crescere fino al 40%, tanto che nel 2023 si prevede che i pezzi “pre-loved” costituiranno il 27% dei capi presenti nei guardaroba.