Nonostante la crisi energetica, l’Italia è immobile sul fronte delle rinnovabili
Dopo la pandemia e lo scoppio del conflitto in Ucraina, il nostro Paese è attanagliato da uno spropositato aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas. La soluzione risiede nella transizione energetica. Da anni le rinnovabili sono però ferme a causa del ritardo accumulato per il passaggio all’energia proveniente da fonti rinnovabili.Cosa blocca questo passaggio? La burocrazia. Per ottenere un’autorizzazione è necessario infatti attendere in media 7 anni. Gli ostacoli alla transizione energetica non sono quindi tecnologici ma burocratici.
Come afferma Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura: “Autorizzare queste richieste vorrebbe dire tagliare del 20% le importazioni di gas. Cosi facendo si creerebbero 80.000 nuovi posti di lavoro. L’economia italiana ne trarrebbe grande beneficio in virtù degli 85 miliardi di euro di investimenti che il settore elettrico è pronto ad avviare”.
Transizione Energetica: gli obiettivi italiani ed europei
L’attuale Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) fissa per il 2030 l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno energetico italiano mediante una quota da fonti rinnovabili che sia pari al 30%. La previsione è che la quasi totalità del contributo provenga da fotovoltaico ed eolico.
Per raggiungere tali traguardi l’imperativo è accelerare la diffusione delle rinnovabili e attuare una grande semplificazione dei procedimenti autorizzativi. Purtroppo, nonostante il Decreto Semplificazioni abbia introdotto misure molto positive per lo sviluppo delle fonti rinnovabili di taglia medio/piccola (superbonus 110%, autoconsumo collettivo ed energy community), diversa è la situazione per impianti a grande taglia. Le misure adottate non saranno infatti in grado di sostenere gli obiettivi preposti dal PNIEC.
Tantomeno faciliteranno il raggiungimento dei nuovi obiettivi di decarbonizzazione dettati dalla Commissione Europea (raggiungimento di un valore compreso tra il 38% e il 40% di energia da fonti green).
Come realizzare gli obiettivi? Tagliare la burocrazia
Per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030 occorre un’azione straordinaria di snellimento degli iter di autorizzazione, un maggiore coordinamento e l’implementazione di norme condivise e chiare che siano supportate da misure di sostegno.
I maggiori fornitori di eolico, fotovoltaico, biogas e idroelettrico sostengono che se l’Italia spingesse sulle energie rinnovabili al ritmo di 20 gigawatt all’anno, si potrebbe raggiungere una sostanziale indipendenza dal punto di vista elettrico entro il 2030. Questo traguardo non solo apporterebbe un notevole beneficio all’ambiente ma ridurrebbe anche i costi in bolletta per le famiglie Italiane.
Fonte: https://energia-luce.it/news/burocrazia-blocca-rinnovabili/
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