L’arte del saper differenziare
L’arte del saper differenziare. Il famoso paese-museo oltre l’83% di raccolta differenziata. Una gestione dei rifiuti intesa come risorsa: arriva il premio Legambiente.
“Questo accompagna e rende più forte il messaggio lanciato: il pianete deve essere preservato, a partire dalle piccole comunità per arrivare alla dimensione globale”. L’arte del saper differenziare:Un comune virtuoso San Sperate, che ha nell’arte una delle sue più note peculiarità.
E che ha saputo trasformare in operosa arte l’esigenza di gestire al meglio i rifiuti, sino a meritare l’ambito premio Legambiente.
Fra le strade, le piazze e i parchi del famoso paese-museo del sud Sardegna è possibile ammirare alcuni dei murales più colorati e impattanti dell’intera Isola.
Raccontano di storia e tradizione, di ruralità e comunità, un laboratorio di creazione a cielo aperto.
Un laboratorio armonico che da qualche tempo ha scelto, con consapevole convinzione condivisa anche dall’amministrazione e dai cittadini.
A San Sperate il connubio arte – ambiente è fortissimo.
E proprio l cura dell’ambiente è un esercizio d’arte: una tela candida e pulita è l’ideale per ospitare la creatività dell’artista.
Eccellenti i risultati rispetto la gestione rifiuti, a conferma dell’ottimo lavoro svolto al presente nel recente passato e in prospettiva futura.
Oltre l’83% di raccolta differenziata e una produzione di secco residuo assestata sui 70 kg pro capite.
Numeri che fanno di San Sperate uno dei Comuni migliori dell’intero territorio sardo rispetto alla gestione rifiuti come risorsa, tanto da meritare ilpremio Legambiente.
“Si mantengono intatto l’impegno preso e confermano nei fatti di avere la sostenibilità come priorità.
A breve sarà avviata una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta all’intera cittadinanza, che vedrà coinvolte le scuole di ogni ordine e grado.
Studenti e insegnanti saranno attori principali sula scena e al contempo cassa di risonanza dei messaggi contenuti nell’Agenda 2030 dell’Onu.
Ambiente, sviluppo sociale ed economico sono le direttrici da seguire verso un futuro sano e prospero.
Non abbiamo un altro pianeta, impariamo a vivere meglio questo”.