Le nuove notizie da Nursing Up
Le nuove notizie da Nursing Up. «Voragine operatori sanitari, una amara realtà ancora sottostimata. L’Italia non è più un Paese per infermieri».
I dati ufficiali, quelli che partono da una base di 65mila professionisti mancanti all’appello, sono innegabili, ma rappresentano solo la punta dell’iceberg. Ecco le nuove notizie da Nursing Up:Anche la Corte dei Conti è intervenuta sul delicato tema, sostenendo che il personale infermieristico italiano è “pesantemente sottodimensionato” in molte aree del Paese».
«Fino a che punto la grave carenza di infermieri che interessa il nostro SSN, rischia di compromettere irrimediabilmente il presente e il futuro della sanità italiana?
Fino a che punto, la classe politica, continuerà a mettere la testa sotto la sabbia, sottostimando la portata di una piaga che presto o tardi si riverserà?
I dati ufficiali, quelli che partono da una base di 65mila infermieri mancanti all’appello, sono innegabili, ma rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema.
Quanti altri campanelli di allarme devono risuonare alle nostre orecchie?»
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«Secondo la Corte dei Conti, il personale infermieristico italiano è “pesantemente sottodimensionato” in molte aree del Paese.
In Europa ci sono in media 2,2 infermieri per medico in servizio, con un rapporto infermiere-medico che raggiunge circa 4 in Lussemburgo e Finlandia.
Il rapporto era ed è molto più basso nei paesi dell’Europa meridionale e in Lettonia. Neanche a dirlo, in Italia il rapporto è di 1,6 infermieri ogni medico.
Non dimentichiamo che, a sostenere ancora le nostre tesi, in questi mesi, sono arrivati gli autorevoli report dell’Ocse e del Rapporto Crea Sanità.
In Italia ci sono 6,3 infermieri ogni 1.000 abitanti, rispetto a una media di 8,3 negli altri Paesi dell’Unione Europea.
Il Gap di oltre 2 punti resta una cifra pesante, da non sottovalutare affatto.
Un gap ovviamente profondo, che finisce con l’aggravare una carenza infermieristica che, lo ripetiamo, va vista nella prospettiva di un indispensabile adeguamento.
La carenza di infermieri, in tale ottica è anche più grave rispetto ai dati delle 65 mila unità con cui strutturalmente parlando siamo alle prese.
La Missione 6 del Piano riguarda la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, in cui gli infermieri avranno un ruolo fondamentale.
Si pensi alla nuova figura dell’infermiere di famiglia e comunità.
Quest’ultimo è descritto come il professionista di riferimento che collabora con gli altri professionisti presenti nella comunità.
Il Pnrr richiede la presenza di almeno un infermiere di famiglia e comunità ogni 3mila abitanti.
C’è di più nel caso dell’Italia, visto che la carenza di infermieri è destinata ad allargarsi oltre il numero di 320.000, se si prende come riferimento la popolazione over 75.
E’ chiaro che in un Paese come il nostro, proiettato verso l’inesorabile invecchiamento, il fabbisogno di operatori aumenta in modo vertiginoso.
Ritrovarsi con carenze di questa portata, mai sanate alla radice, rischia di condurci verso un inesorabile schianto , le cui conseguenze preferiremmo non immaginarle nemmeno.
Siamo di fronte, conclude De Palma, ad una amara e inconfutabile verità.
L’Italia non è più un Paese per infermieri».