L’impatto del Covid sui bambini con disturbo dello spettro autistico
L’impatto del Covid sui bambini con disturbo dello spettro autistico. La Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari protagonista di un importante studio internazionale pubblicato su Molecolar autism, una prestigiosa rivista scientifica specializzata in autismo.
Che impatto ha avuto il Covid sui bambini con disturbo dello spettro autistico?La pandemia ha determinato dei cambiamenti drastici nella routine quotidiana, nell’interazione sociale e nell’istruzione, nell’accesso ai servizi e alle terapie.
Il Covid ha fatto emergere un peggioramento generale della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza e le società scientifiche nazionali e internazionali avevano dato da tempo l’allarme.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato su Molecolar autism, uno studio internazionale che ha coinvolto oltre un migliaio di bambini.
Uno studio molto dettagliato che spiega l’impatto del Covid sui bambini autistici e che ha coinvolto un grande gruppo di ricerca internazionale.
Tra cui alcuni centri italiani come la Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari e, in particolare, il professor Stefano Sotgiu e la dottoressa Alessandra Carta.
Un lavoro che ha visto la collaborazione dei massimi esperti di autismo a livello mondiale e al quale hanno partecipato anche ricercatori italiani come Alessandro Zuddas.
«Noi siamo stati coinvolti durante una collaborazione internazionale relativa agli effetti del Covid sulla psicopatologia negli accessi al pronto soccorso.
In seguito, abbiamo partecipato a uno studio mondiale sull’impatto della pandemia sui bambini con disturbo dello spettro autistico con o senza disabilità intellettiva».
Ha affermato il professor Stefano Sotgiu.
A livello locale, lo studio ha coinvolto 30 famiglie residenti nella provincia di Sassari seguite dalla Clinica neuropsichiatrica. Inoltre:
Ha preso in considerazione bambini e ragazzi tra i 5 e i 15 anni di età.
In tutti questi casi, si è potuto osservare un peggioramento della loro condizione, anche di tipo comportamentale.
«Abbiamo fatto un’indagine attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatizzata e, attraverso le interviste con i genitori, somministrate tra luglio e ottobre del 2020.
Ha spiegato Alessandra Carta, neuropsichiatra dell’Aou, si è potuto analizzare l’effetto delle restrizioni durante la pandemia sulla severità. Quindi:
«Ci siamo resi conto subito del peggioramento appena è scoppiato il lockdown.
I dati precedenti indicavano che l’impatto della pandemia era maggiore nei bambini con una severità clinica maggiore, il nostro studio invece ha messo in luce altre esigenze».
«L’idea del progetto è stata quella di valutare quali fossero i bisogni rinnovati dei soggetti affetti da un disturbo dello spettro autistico con associata o meno disabilità cognitiva.
Quello che si è potuto osservare è che l’impatto non è legato alla severità del disturbo, ma alla discontinuità nell’assistenza ospedaliera». Perciò:
La pandemia ha colpito i bambini più fragili.
In pratica, spiegano i due ricercatori, il risultato dello studio è importante perché dimostra che il peggioramento dei pazienti autistici è legato allo stato di salute dei servizi.
I bambini che hanno dovuto interrompere i percorsi terapeutici sono quelli che hanno mostrato una perdita delle autonomie. Quindi:
In questi casi c’è stato un peggioramento dei sintomi tipici dello spettro autistico, come la tendenza all’isolamento o l’acuirsi dei comportamenti ripetitivi e interessi stereotipati.
E infine la straordinaria importanza della telemedicina.
«Grazie alla telemedicina ci siamo potuti collegare con le case dei bambini e abbiamo programmato delle visite quotidiane. Inoltre:
In questa maniera siamo riusciti a ridurre le urgenze sicuramente per quanto riguarda la gestione dei pazienti più problematici.
Laddove questo non è avvenuto, c’è stato un peggioramento», hanno concluso i due ricercatori dell’Aou di Sassari.