L’omicidio stradale di Huub Pistoor all’esame della Corte Europea
Ora lo Stato italiano dovrà rispondere e dare spiegazioni riguardo al sistema delle revisioni dei mezzi pesanti. Ricordiamo che i mezzi in quelle condizioni non avrebbero dovuto circolare, ma avevano invece superato la revisione. Dovrà, inoltre, rispondere anche sull’archiviazione. La Procura, infatti, ha ritenuto responsabile solo il conducente moldavo. Non sono state accertate le responsabilità dei titolari della società di trasporto proprietari dei mezzi e di chi si era occupato di revisione e manutenzione.
La famiglia di Huub Pistoor, in Italia e in Olanda, si augura che la Giustizia negata in Italia possa essere garantita in sede europea a chi si sentiva profondamente cittadino europeo.
La compagna Gioia Bucarelli afferma: “Una prima tappa importante, una vittoria collettiva di cittadini, Associazioni, familiari di vittime, persone che credono nel cambiamento, in una strada senza violenza. Era ciò che auspicavamo per una questone di principio, per onorare le tante vite perse sulle strade, per sollecitare impegno, attenzione alla prevenzione, rispetto e Giustizia per tutte le vittime”. Nei giorni scorsi ha partecipato al Flash Mob “Strisce pedonali umane”, iniziativa che rientra nella campagna nazionale per la promozione di Città 30 che si è svolta in molte città Italiane.