Il comune di Mazara del Vallo è ricco di presenze archeologiche ancora da valorizzare e da rendere fruibili sia agli specialisti che ai turisti. Un grande patrimonio culturale pressoché sconosciuto.
Due arditi pensionati, amanti dell’avventura e dell’archeologia, da tempo esplorano quest’area ed altre località di interesse archeologico e praticamente mai valorizzate. E qualche volta la fortuna non è cieca.
Infatti ha permesso di “scoprire” alcuni cippi , tutti marcati con le lettere CM, forse installati per segnare il confine di una antica proprietà della famiglia di Cacioppo Maccagnone, ( e magari della Concetta Maccagnone) oppure forse per indicare un percorso, oppure un tracciato.
Oppure il sedime attinente al Mulino La Turca piuttosto che al recinto Impeduglia. Agli esperti il piacere della scoperta.
Certamente, anche per la folgorante intuizione del Siciliano e Mazzarese DOC, Matteo Tumbiolo. È stata presa in esame una vasta area ricca di elementi ancora da esaminare e da leggere nel loro contesto storico.
Un’area che fiancheggia la Via Catumbuleo e che certamente potrebbe ancora raccontare molto del passato di Mazara del Vallo.
Ma la fortuna, in certi casi, appunto, poco bendata, ha assistito pure il secondo pensionato, il lombardo Giorgio Comerio che, casualmente, ha “trovato” due dei tre cippi che vedete pubblicati in questo articolo.
Ed ora la parola agli esperti, piuttosto che ad altri amanti del territorio, della sua storia di Mazara e di quant’altro ancora da mettere in luce.
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