Mogoro, “La Fabbrica delle Gazzose”: BARBARICIRIDICOLI in Carla o dell’essere se stessei
Sesto appuntamento al teatro di Mogoro LA FABBRICA DELLE GAZZOSE di Teatro Tragodia per la Rassegna LIBERTA’ D’ESPRESSIONE 2023 con la compagnia teatrale BARBARICIRIDICOLI.“Teatro della testimonianza”: per la prima volta non ci sarà un attore a interpretare un personaggio ma colei, Carla; che coraggiosamente ha iniziato nel 2020 un percorso di transizione di genere. Ciò la porterà ad adeguare la sua identità fisica alla sua identità psichica. Quest’ultima è in tutto e per tutto quella di una Donna. Felice finalmente di esserlo e di poterlo raccontare.
Con CARLA O DELL’ESSERE SE STESSEI la Compagnia I Barbariciridicoli apre una nuova e inedita esperienza di “Teatro della testimonianza” a Mogoro. Per la prima volta non ci sarà un attore a interpretare un personaggio. Ci sarà una persona reale che racconterà la propria storia, di una forza straordinaria e epica.
La sua storia
Carla Baffi, 55 anni, di cui 53 vissuti come Enzo Giagoni, 30 anni di onorato servizio nel corpo di polizia, una figlia di 30 anni, 4 donne importanti nella sua vita e un matrimonio durato 24 anni. E’ tragicamente sopravvissuto nel 2013, a Olbia, al ciclone “Cleopatra” che gli strappò dalle mani la figlioletta Morgana, di soli 2 anni, insieme alla sua auto e alla sua nuova compagna, Patrizia, inghiottite maledettamente in un fiume di acqua e fango!
Appena l’anno dopo, Enzo Giagoni, per la sua opera di volontario in soccorso degli alluvionati di Genova, è insignito del “Premio Bontà Antonio Degortes”. La motivazione: “Enzo Giagoni è la volontà di non arrendersi, è la voglia di andare avanti, è il simbolo del cambiamento”. Ma di cambiamento Enzo Giagoni doveva intraprenderne uno ancora più importante e decisivo. Quello di essere finalmente, anche per gli altri, quello che ha sempre saputo di essere ed è sempre stata per se stessa: una Donna. Un’anima totalmente femminile imprigionata in un corpo che non la rispecchia, costretta continuamente a negare e uccidere se stessa, per non dispiacere agli altri, per la maledetta paura del loro rifiuto e del loro abbandono.
Coraggiosamente Carla ha iniziato nel 2020 un percorso di transizione di genere che la porterà ad adeguare la sua identità fisica alla sua identità psichica, che è in tutto e per tutto quella di una Donna, felice finalmente di esserlo e di poterlo raccontare!…
Lo spettacolo ha naturalmente una forte valenza sociale, e, attraverso l’esemplare e toccante esperienza di Carla, a tratti anche umoristicamente ironica, si propone di aiutare la nostra società a superare i pregiudizi e le diffidenze alla base di tutte le fobie, ancora fortemente radicate, verso qualsiasi tipo di diversità.
Dopo lo spettacolo verrà attivato un dibattito con gli spettatori e l’eventuale partecipazione di esperti dell’argomento.
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