AREUS, AOU Cagliari, ARNAS Brotzu e ASL Cagliari avvieranno protocolli condivisi per facilitare la presa in carico del paziente nei Pronto Soccorso.
Cagliari 18 marzo 2023- Per la prima volta il sistema del 118 e i tre principali ospedali dell’area metropolitana di Cagliari si incontrano. Il fine è trovare soluzioni e definire protocolli condivisi per facilitare la presa in carico del paziente nei Pronto Soccorso. Hanno partecipato la Direzione sanitaria dell’Azienda per l’Emergenza Urgenza, il Project manager dell’112, il responsabile dell’elisoccorso regionale e il Direttore della centrale operativa 118 di Cagliari. Si sono riuniti intorno al tavolo anche i Direttori sanitari aziendali, i Direttori dei Pronto Soccorso e le Direzioni mediche dei Presidi Ospedalieri delle Aziende Brotzu, Asl Cagliari e AOU Cagliari. Hanno condiviso le attuali modalità operative di gestione dell’emergenza sanitaria. Hanno discusso del momento della chiamata al numero unico 112, all’arrivo del pronto soccorso, fino alla presa in carico dal PS e al ricovero in reparto. Soprattutto negli Ospedali che a volte sono di riferimento per la specifica problematica su tutto il territorio regionale.
Le premesse
L’area metropolitana di Cagliari ricopre il 5% del territorio regionale. In esso risiede infatti il 26% della popolazione. Nella stessa area metropolitana sono presenti tre dei maggiori ospedali regionali. Gli stessi danno risposte non solo alla popolazione residente ma anche a quelle delle altre province limitrofe.
In Sardegna, negli ultimi 3 anni, l’aumento degli interventi del 118 è stato pari al 37%. E’ passato dalle 150.000 missioni del 2020 alle 205.000 del 2022. Un incremento importante. Ha determinato infatti significative difficoltà di erogazione del servizio con aumento del carico di lavoro per gli operatori delle Centrali Operative 118. Ma anche l’incremento dei mezzi di soccorso sul territorio regionale. In particolar modo nel Sud Sardegna, proprio per via del grande bacino in cui operano.
Il costante incremento del numero di richieste di soccorso sta determinando ripercussioni su tutta la rete. Si verifica un allungamento dei tempi di attesa alla risposta della chiamata. Allo stesso tempo vi è un incremento dei tempi di arrivo all’evento per indisponibilità dei mezzi di soccorso e necessità di ricorrere, laddove possibile, ad un numero maggiore di risorse, soprattutto mezzi di base (ambulanze convenzionate, gestite da Associazioni e Cooperative).
Gli accessi ai Pronto Soccorso (PS) hanno visto parimenti un trend in incremento. Solo 1 paziente su 4 di quelli che accedono al PS viene portato dal 118, tuttavia è un enorme carico è arrivato anche nei pronto soccorso cittadini.
Il portale monitor PS di SISAR, messo a disposizione da Regione, vede i Pronto Soccorso in uno stato di frequente sovraffollamento. A carico degli operatori sanitari il sovraffollamento porta, inoltre, ad un aumento dei contenziosi. Ma anche delle aggressioni, eventi stressanti/burnout che sono causa di un elevato turnover di personale.
L’incontro
L’incontro è stata l’occasione per illustrare l’attività e il funzionamento della centrale del 118. I direttori dei PS hanno condiviso le loro organizzazioni differenti nella attuale gestione del paziente.
Si è condivisa anche con i direttori sanitari e i direttori dei nosocomi la necessità di rendere più fluida la presa in carico del paziente che arriva con il 118. In questo modo si libererebbero quanto prima le ambulanze. Si renderebbero inoltre di nuovo disponibili mezzi ed equipaggi per il soccorso primario.
Importante la pronta disponibilità anche delle informazioni sui posti letto liberi e la conoscenza dei programmi di ristrutturazione edilizia.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei benefici che sta portando al sistema il Numero Unico Europeo 112. Grazie infatti all’azione di filtro di chiamate di emergenza inappropriate si evita sovraffollamento e appesantimento nelle attività delle Centrali 118. Dai PS è stata chiesta la disponibilità da parte delle forze dell’ordine anche ad un contatto diretto, per dare un riscontro quando da queste richiesto.
L’incontro di venerdì era essenzialmente teso a valutare quali margini di miglioramento siano sostenibili sulla operatività della rete di soccorso, giungendo alla formulazione di proposte condivise volte a rafforzare la collaborazione già in essere tra le Aziende sanitarie.
I risultati del confronto sono stati più che positivi, tanto che tutti i presenti hanno inteso promuovere una serie di incontri periodici per affrontare altri temi e condividere soluzioni per risolvere, almeno alcuni, dei problemi che sta vivendo oggi la rete di emergenza del Sistema Sanitario regionale.