Roma: Sindaco Gualtieri ordina lo stop alle auto a doppia alimentazione, Italia dei Diritti insorge
Con una nuova ordinanza sindacale del 28 febbraio il sindaco di Roma vieta la circolazione alle auto bi-fuel euro 2 e dual-fuel euro 3 all’interno della fascia verde fino al 30 giugno escludendo le auto dei diversamente abili, Italia dei Diritti si dimostra contraria a tale ordinanza e lo specifica a chiare righe attraverso il segretario provinciale Carlo Spinelli
A Roma prorogato il divieto di circolazione per le auto con doppia alimentazione benzina gpl e benzina metano fino ad euro 2 e diesel gpl e diesel metano fino a euro 3. Questo è quanto partorito dalla giunta capitolina con l’ordinanza sindacale n. 27 del 28 febbraio 2023. Ordinanza che vieta l’uso delle auto a bi-fuel e dual-fuel all’interno della fascia verde della Capitale dal lunedì al sabato fino al 30 giugno 2023. Anche se tutto fa pensare che questo sia il preludio per un divieto permanente.
Il movimento Italia dei Diritti si è già occupato di questo tema visto che il blocco sussiste dalla fine dello scorso anno. A parlare è il responsabile nazionale alla Politica Interna Carlo Spinelli. Nonchè il segretario provinciale romano. Esprime la sua indignazione di fronte a una ordinanza che penalizza ancora una volta le fasce più deboli della popolazione capitolina.
Carlo Spinelli:
“Come era nell’aria, il divieto di circolazione per le auto a doppia alimentazione nella fascia verde di Roma fino a euro 2 per quelle bi-fuel e fino a euro 3 per quelle dual-fuel, è stato prorogato con una ordinanza sindacale fino al 30 giugno 2023. Niente di illecito per carità. Ma con questa ordinanza, il sindaco Gualtieri va a penalizzare quella fascia di popolazione che, non potendosi permettere una nuova autovettura, aveva fatto installare sul proprio veicolo un impianto gpl o metano.
Ci fu detto, a suo tempo, che le auto a combustione gpl e metano, non avrebbero trovato difficoltà nel circolare all’interno delle città italiane. Questo perchè meno inquinanti delle auto con la sola alimentazione benzina o diesel. Infatti, molti, soprattutto chi non era nelle condizioni economiche di acquistare una nuova auto, hanno fatto impiantare un’alimentazione alternativa ignari di cosa l’aspettasse in questo 2023.
Adesso molti cittadini di Roma e provincia che magari si recano nella Capitale per lavoro, si trovano costretti ad abbandonare la propria auto e fruire dei mezzi pubblici. Questo non sarebbe neanche un male se però a Roma i mezzi pubblici funzionassero bene. Cosa che, anche dalle ultime segnalazioni ricevute con resse alle fermate metropolitane e ritardi dei mezzi dell’Atac, non mi sembra.
Questa ordinanza di fatto obbliga i possessori delle auto meno recenti, pur con un’alimentazione considerata fino a ieri ecologica, ad acquistare un’auto nuova. Cosa che non a tutti è permessa per via delle condizioni economiche familiari. Non si può sempre mettere le mani in tasca ai cittadini per risolvere i problemi. Soprattutto in un periodo dove la crisi che stiamo vivendo sta mettendo in difficoltà molte famiglie italiane”.
Carlo Spinelli continua:
“Questa ordinanza pertanto ci sembra molto penalizzante nei confronti dei cittadini. Infatti, non trova di certo la nostra approvazione. Soprattutto quando vediamo i cumuli di immondizia in mezzo alla strada, l’eternit abbandonata nei boschi, vetture che giacciono bruciate e vere e proprie discariche a cielo aperto non certo meno inquinanti. Per non dimenticare poi le ordinanze con le quali si permette il trasporto dei rifiuti di Roma nella discarica di Albano Laziale. Qui i rifiuti vengono interrati in un luogo che riceve immondizia dagli inizi degli anni settanta e che ha provocato inquinamento delle falde acquifere.
Nulla quindi è cambiato con questa amministrazione visto che si continua a chiedere sacrifici ai cittadini. A fare cassa alle spalle delle persone ignare di ordinanze emesse dal Comune e quando, di pari passo, i consiglieri di Roma si aumentano l’indennità di mansione”.
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