Teatro del Segno: al via sabato 18 marzo h 20.30 con “Difatis” di e con Elio Turno Arthemalle la seconda tranche della Stagione 2022-2023 di Teatro Senza Quartiere al TsE di Cagliari
organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari
– nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro”2017-2026; –
con il patrocinio e il sostegno del Comune di Cagliari e della Regione Sardegna; e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Cinque titoli in cartellone tra marzo e maggio
Cinque titoli in cartellone tra marzo e maggio, tra pièces originali e riletture di classici del Novecento con protagonisti come:
Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2019) e Gabriella Casolari, Elio Turno Arthemalle con Felice Colucci, Salvatore Della Villa; la cantante MaNuL (Manuela Loi) con Paolo Putzu e Ernesto Lopez Maturell; e il giovane e talentuoso attore Emanuele Bosu.
Sabato 18 marzo “Difatis” di e con Elio Turno Arthemalle
Una programmazione interessante e variegata per indagare la complessità dell’animo umano e il gioco delle passioni tra parole, suoni e visioni; con una riflessione sul mestiere dell’attore e sul fascino e gli imprevisti di una vita d’artista:
tra luci e ombre, spunti (auto)biografici e poetiche invenzioni, accanto a un omaggio a Luigi Pirandello e a uno spettacolo-concerto dedicato a Amy Winehouse.
Focus sulla drammaturgia contemporanea a partire da “Difatis”, il nuovo lavoro scritto diretto e interpretato da un istrionico Elio Turno Arthemalle; in scena con Felice Colucci; per proseguire con “In fondo agli occhi” di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari:
per la regia di César Brie e “Volevo nascere attore”; dove Emanuele Bosu (si) racconta sulle note del pianoforte di Fabio Ucchesu.
Si ispira al teatro e alle novelle del grande scrittore siciliano “Uno, Nessuno e Pirandello” con Salvatore Della Villa (che firma anche adattamento e regia), Tommaso Massimo Rotella e Chiara Serena Brunetta; mentre propone un’antologia di brani indimenticabili “Io e Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”:
scritto e interpretato da Paolo Putzu, con MaNuL / Manuela Loi (voce), Virgilio Atzori (basso) e Pier Paolo Cardia (pianoforte), Melania Lai e Chiara Faedda (cori); e con la partecipazione del percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez Maturell; con la regia di Stefano Ledda, per un ritratto della regina del soul bianco.
Stagione 2022-2023 di “Teatro Senza Quartiere”
Dopo l’anteprima – sabato 4 marzo alle 20 – con “Senza Fiato / Una risata vi seppellirà. A me la Fibrosi Cistica. (Forse)”:
monologo satirico e (auto)biografico di e con Pierpaolo Baingiu su un’esistenza in compagnia della rara malattia genetica; la seconda tranche della Stagione 2022-2023 di “Teatro Senza Quartiere” –
dedicata alla memoria del cantante lirico e scrittore Gianluca Floris –
entra nel vivo con una rosa di titoli intriganti:
tra dilemmi esistenziali e innocenti fantasticherie, divagazioni filosofiche e amare tranches de vie, in un gioco di specchi tra vita e arte.
Teatro d’autore – in cinque pièces – per lo spazio ritrovato nel rione popolare ai piedi del Colle di San Michele:
nuovo e prezioso palcoscenico per gli abitanti del quartiere e della città e punto di riferimento per le attività culturali; anche in virtù di preziose sinergie con compagnie, associazioni, ensembles musicali e con altre realtà operanti sul territorio.
In scena tra marzo e maggio le nuove produzioni del Teatro Impossibile e de La Maschera:
il nuovo progetto del Teatro del Segno con MaNuLSoul; accanto a uno dei testi più emblematici e visionari della pluripremiata Compagnia Berardi Casolari e a un excursus pirandelliano della Compagnia Salvatore Della Villa.
Il cartellone
“Difatis”
Il sipario si apre – sabato 18 marzo alle 20.30 – su “Difatis” (Infatti) di Elio Turno Arthemalle (sua anche la regia), protagonista sul palco con Felice Colucci:
sulla colonna sonora di Francesco Medda Arrogalla; con scenografia e costumi di Marco Nateri – produzione Teatro Impossibile.
«“Difatis” è emerso dal nulla nel corso di una serie di notti insonni»
rivela Elio Turno Arthemalle, noto e apprezzato attore teatrale e conduttore radiofonico.
«Era già lì, il suo autore si è limitato a trascrivere ciò che gli è apparso. Per fortuna capisce e parla discretamente in sardo, altrimenti non se ne sarebbe fatto nulla; perché “Difatis” è un groviglio di storie e ragionamenti in cagliaritano, dall’inizio alla fine».
Sintesi di trent’anni di teatro (e non solo), per uno spettacolo :
«contemporaneamente beffardo e malinconico, sferzante e remissivo, tracotante e umile», in cui sfilano le “maschere” stravaganti che compongono un affresco di varia umanità, tra finzione e realtà.
“In fondo agli occhi”
Uno sguardo sulle contraddizioni e i paradossi del Belpaese – sabato 1 aprile alle 20.30 – con “In fondo agli occhi”:
di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari; nell’immaginifica mise en scène firmata da César Brie (nomination per la miglior regia al festival Teatri del Mondo di Buenos Aires – 2018); con la collaborazione musicale di Giancarlo Pagliara – produzione Compagnia Berardi Casolari.
La pièce, incentrata sulle vicende di una barista, Italia, donna delusa e disincantata e di Tiresia, suo socio e amante, affronta il tema della cecità su un duplice piano, fisico e simbolico, mettendo a confronto la perdita della vista del protagonista con
«la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita».
La malattia segna il momento della crisi, in cui l’artista ritrova se stesso attraverso la capacità di inseguire i propri sogni, di dare forma attraverso il teatro alla propria visione.
“Uno, Nessuno e Pirandello”
Omaggio al genio del grande scrittore e drammaturgo siciliano – sabato 15 aprile alle 20.30 e domenica 16 aprile alle 19 – con “Uno, Nessuno e Pirandello”:
con adattamento e regia di Salvatore Della Villa; protagonista sulla scena con Tommaso Massimo Rotella e Chiara Serena Brunetta:
tra il dialogo apparentemente svagato de “L’uomo dal fiore in bocca”, la tragedia di una famiglia in “Sgombero” e la grottesca (dis)avventura di Don Lol(l)ò Zirafa e il suo contrasto con Zi’ Dima Licasi ne “La Giara” – produzione Compagnia Salvatore Della Villa.
Il sottile e graffiante umorismo pirandelliano, che restituisce il senso tragicomico dell’esistenza, affiora nel teatro come nelle novelle, con l’abilità e la sapienza dell’artista nel mostrare le molteplici sfaccettature del reale; cogliendone gli aspetti più singolari e rappresentando le situazioni più bizzarre o estreme, le aporie irrisolvibili, pur conservando nelle trame e nei caratteri accenti di verità.
“Io e Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”
Il talento straordinario e la voce inconfondibile della cantautrice britannica, per il ritratto di una icona del soul – sabato 29 aprile alle 20.30 e domenica 30 aprile alle 19 – con lo spettacolo-concerto “Io e Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”:
scritto e interpretato da Paolo Putzu con MaNuL / Manuela Loi (voce), Virgilio Atzori (basso) e Pier Paolo Cardia (pianoforte), Melania Lai e Chiara Faedda (cori); special guest il percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez Maturell; con adattamento e regia di Stefano Ledda in collaborazione con Cristina Bocchetta –
produzione del Teatro del Segno e MaNuLSoul.
Un tributo all’artista che con albums come “Frank” e “Back to Black”; e canzoni come “Rehab” e “Love Is a Losing Game”, “Stoger Than Me” e la title-track “Back to Black” ha scalato le classifiche; conquistando pubblico e critica con uno stile che fonde soul e jazz “classici” a un sound R&B contemporaneo; e testi ironici e spiazzanti, in un’interpretazione intensa e struggente, a tratti amara e graffiante, indimenticabile.
“Volevo nascere attore”
Sotto i riflettori – sabato 13 maggio alle 20.30 – Emanuele Bosu con “Volevo nascere attore”:
un divertente one-man-show di cui firma testo e regia, dove parla del suo amore per il teatro, sulle note del pianoforte di Fabio Ucchesu –
produzione Cooperativa Teatro La Maschera.
Tra monologhi e canzoni originali – scritte con Pietro Medda, Alessandro Gallo e Fabio Ucchesu –
il giovane attore e conduttore radio-televisivo, affermatosi anche a livello nazionale con un lavoro su Ettore Petrolini, ripercorre la sua storia personale e professionale:
«racconterò vicende che ho vissuto, parlerò delle cose che odio, che amo e che non ho mai capito.
Parlerò di quanto avrei voluto nascere attore ma mi dissero che il teatro era morto».
Emanuele Bosu
Sull’eterna crisi e sulla fine annunciata del teatro, Emanuele Bosu costruisce una pièce originale e brillante; su misura per il suo talento affinato in anni di studio, dagli esordi ai primi successi, ai nuovi progetti fra cinema e teatro.
Tra ironia e dramma con la seconda tranche della Stagione 2022-2023 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno; che privilegia il gioco metateatrale – da “Difatis” a “Volevo nascere attore” –
senza dimenticare gli intrecci e i rimandi fra letteratura e teatro nell’opera di Luigi Pirandello, mentre è la vita stessa a riversarsi sulla scena in “In fondo agli occhi” e nella storia di una stella del soul in “Io e Amy”.
Il TsE di Is Mirrionis a Cagliari
Il TsE di Is Mirrionis a Cagliari ospita anche corsi e stages, oltre rassegne e festivals; con spettacoli e concerti, proiezioni cinematografiche, mostre e incontri, e una serie di iniziative culturali rivolte al quartiere e alla città:
in programma, oltre agli spettacoli della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2022-2023, anche “Mi sono scritto addosso…”; il laboratorio di drammaturgia diretto da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari:
articolato in varie sessioni (la prossima dal 28 al 31 marzo), che si concluderà in estate con l’esito scenico nell’ambito del XV Festival “Percorsi Teatrali”.
E il Laboratorio Permanente sulle “Tecniche di Non Recitazione” diretto da Stefano Ledda per attori e allievi attori oltre al progetto “MonologArte” a cura di Stefano Ledda, incentrato sul lavoro sul personaggio in pièces “per voce sola”, con incontri settimanali e esito scenico finale al TsE.
Tra i prossimi appuntamenti in cartellone
Tra i prossimi appuntamenti in cartellone, da non perdere quello con “Destinazione non umana” di Valentina Esposito – una produzione Fort Apache Cinema Teatro – in programma martedì 21 marzo alle 20.30 al TsE sotto le insegne de Il Terzo Occhio / Rassegna Multidisciplinare delle Nuove Creatività organizzata dal CeDAC Sardegna.
Riparte dal TsE il progetto “Rovinarsi è un Gioco” 2023-2024 – Città Metropolitana di Cagliari con le matinées dedicate alle scuole: in scena dai primi di aprile lo spettacolo “GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” di e con Stefano Ledda sulla storia di un giocatore di videopoker, per una riflessione sui rischi e i costi sociali del gioco d’azzardo.
Nel mese di giugno prenderà il via la nuova edizione di “Teatro e Marmellata”, la rassegna dedicata a giovanissimi e famiglie organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda: dopo un’anticipazione, domenica 12 marzo alle 17, con “Io, Andersen” di Marco Nateri, in scena con Anna Paola Marturano per un itinerario nel mondo fantastico di Hans Christian Andersen, in programma nuove fiabe teatrali su misura per bambine e bambini. E spazio anche ai laboratori – come “Giochiamo che io ero?” a cura di Emanuela Lai (Teatro Impossibile).
Il progetto
Il TsE – spazio “ritrovato” e palcoscenico aperto alla città – è il fulcro di un progetto pluriennale di “teatro sociale”, nato con l’idea di offrire un’alternativa e un’opportunità agli abitanti del quartiere e in particolare alle giovani generazioni:
un riuscito “esperimento” culturale, capace di intercettare e valorizzare risorse e talenti e insieme di rispondere a istanze e problemi, affrontando argomenti delicati e complessi come il gioco d’azzardo patologico e il fenomeno sempre più diffuso delle truffe ai danni degli anziani.
L’arte della rappresentazione come sintesi del reale e proiezione dell’immaginario, capace di dar corpo ai sogni (e agli incubi) del mondo contemporaneo, con un palcoscenico “pulsante” di emozioni trasfigurate in parole, suoni e visioni e un luogo d’incontro e confronto parte integrante della vita culturale e sociale della comunità.
Tra le incertezze del presente, ma guardando al futuro: il progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” proseguirà per un altro quinquennio, in virtù della proroga della convenzione che affida lo storico cineteatro parrocchiale di Sant’Eusebio, ora divenuto TsE, al Teatro del Segno fino al 2026. Un teatro “abitato” che pure nei mesi difficili della pandemia, sempre nel rispetto delle regole e delle distanze, con uso di mascherine e sanificazioni, ha ospitato prove e allestimenti, rigorosamente “a porte chiuse”, e la nascita della nuova creazione del Teatro Tages.
Seconda tranche della Stagione
La seconda tranche della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2022-2023 si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda –
in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico del Comune di Cagliari; e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna; e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor IMOBILIANDO di Roberto Cabras che sostiene l’intero progetto quinquennale, come dell’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica, grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro e il partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, l’Accademia Internazionale della Luce, il Teatro Tages, il Comitato Casa del Quartiere, Teatro impossibile, La compagnia Salvatore della Villa, l’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, la Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu, l’Associazione Culturale CORDATA F.O.R. e il CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La compagnia
Il Teatro del Segno / Laboratorio di Produzione Teatrale nasce – il 12 Gennaio 2009 – dall’esigenza dei suoi fondatori e del direttore artistico Stefano Ledda, di dirigere in maniera più spiccata la propria produzione artistica e la propria attività didattica verso il teatro sociale e verso interventi mirati alla diffusione della cultura teatrale.
Il Teatro del Segno è una compagnia professionale di produzione, un gruppo aperto ai diversi aspetti dell’espressività che ricerca attraverso la sperimentazione di percorsi creativi diversi, il segno scenico indispensabile alla comunicazione dell’emozione e del senso.
Cura progetti come “Rovinarsi è un Gioco” e “Senza Fiato” e organizza, oltre alla Stagione di “Teatro Senza Quartiere” e alla rassegna “Teatro e Marmellata” al TsE, il Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu e il Festival “Palcoscenici d’Estate” ad Allai, nell’ambito di Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
Info e prezzi
“Teatro Senza Quartiere” – Stagione 2022-2023 – II tranche | marzo-maggio 2023
abbonamento a 5 spettacoli
intero € 55,00 – ridotto* € 45,00 – ridotto studenti € 30,00
biglietti: intero € 13,00 – ridotto* € 10,00
(*) riduzioni per residenti nel quartiere di Is Mirrionis / under 25 e over 65 / abbonati CeDAC / spettatori Cinema Odissea
Card x 3 spettacoli a scelta € 30,00
Card x 2: acquistando 2 abbonamenti per la Stagione 2022-2023 di Teatro Senza Quartiere , si può richiedere 1 abbonamento omaggio alla Stagione di Teatro Ragazzi Teatro e Marmellata 2023
Tra le iniziative, si rinnova il “biglietto sospeso” ispirato alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”: chi lo desidera può acquistare il biglietto per uno spettacolo della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” o della rassegna “Teatro e Marmellata” per regalarlo e metterlo a disposizione di chi non può permettersi di acquistarlo, rendendo così la cultura ancora più “sostenibile” e inclusiva per un teatro senza barriere.
per informazioni: e-mail: [email protected] – cell. 351.6862271 (anche whatsapp)