Sanità – Novità da Nursing Up
Sanità – Novità da Nursing Up: «Veneto, allarme dimissioni volontarie: quasi 2500 infermieri sarebbero letteralmente scappati dalla sanità pubblica tra il 2019 e il 2021.
Solo in Veneto il numero degli operatori sanitari del nostro SSN sarebbe calato da 22.225 a 19.827».Se confermati, i dati sulle dimissioni di operatori sanitari, denunciati dall’opposizione in consiglio regionale, confermerebbero tristemente le nostre grida di allarme. Perciò:
«Sono dati a dir poco allarmanti quelli che ci arrivano dal Veneto, attraverso una recente interrogazione che è stata presentata dal consigliere Arturo Lorenzoni.
Gettano nuove ombre sulla sanità di un territorio, oggetto più volte, nel recente passato, di nostre accurate denunce, sulla base di un discutibile modus operandi.
Numeri, quelli in merito alle dimissioni volontarie di operatori sanitari che prendiamo con le molle, ma che se confermati, rappresenterebbero l’ennesimo campanello di allarme.
Secondo il report del Consigliere Lorenzoni, sarebbero quasi 2500 gli infermieri che tra il 2019 e il 2021 avrebbero rassegnato dimissioni irrevocabili dalla sanità pubblica.
Per quanto riguarda gli infermieri, nello specifico, coloro che hanno dato le dimissioni dalla sanità pubblica tra il 2019 e il 2021 sono stati 2.398. Quindi:
“Nonostante questo trend che non accenna a diminuire, c’è ancora chi fa finta di niente continuando a portare avanti la narrazione di una sanità veneta d’eccellenza”.
A dirlo è stato sempre il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, che ha presentato i dati di quella che è una vera e propria fuga dal servizio.
Lo ripetiamo, si tratta di contenuti che stiamo cercando di approfondire con ulteriori indagini, che dimostrerebbero come siamo di fronte a un sistema sanitario allo sbando.
Manca, palesemente, quel potere centrale, quel coordinamento, da parte di un Governo che non riesce ad attuare una sinergia. Perciò:
In questo marasma, a pagare in prima persona sono gli operatori sanitari e naturalmente la collettività.
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«Non dimentichiamoci che parliamo ancora una volta della Regione Veneto dove, tempo fa, il nostro sindacato denunciò l’assurdo e paradossale decreto dei Super Oss.
Non ci siamo mai nascosti, continua De Palma, non abbiamo mai avuto timore di definire certi provvedimenti, in certe regioni già subissate da carenze strutturali enormi.
Ma così di certo non si risolveva il problema, perché ancora una volta la debole toppa avrebbe retto poco, e il buco si sarebbe inesorabilmente allargato.
Nei nostri comunicati, evidenziammo apertamente alla collettività che non abbiamo bisogno, con tutto il rispetto, di operatori “improvvisati”. Inoltre:
Se gli infermieri di fatto non ci sono, e in Italia ne mancano 65 mila, il problema certo non si risolve creando figure che svolgono attività surrogatorie.
Qualsiasi eventuale surroga, anche se limitata a specifiche attività, presuppone, alla base, il necessario livello di conoscenze e competenze atte a sostenerne la relativa assunzione di responsabilità.
Vogliamo forse dimenticare che lo stesso Veneto è anche la regione dove sono apparsi i primi paradossali casi degli infermieri gettonisti? Quindi:
Abbiamo ragione di credere, dice ancora De Palma, che i numeri denunciati dall’opposizione in consiglio regionale potrebbero essere tristemente realistici.
Ci riserveremo, comunque, lo ripetiamo, ulteriori approfondimenti, ma c’è davvero poco da stare allegri».