Sassari: scoperto un milione di euro “in nero” nel settore degli affitti
Nel corso dell’anno 2022, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Sassari hanno intensificato le attività a contrasto degli affitti “in nero”. Infatti, hanno scoperto circa un milione di euro di redditi non dichiarati al fisco. Nonchè oltre 10 mila euro di imposta di registro evasa in 72 distinti interventi ispettivi.L’azione del Corpo è stata orientata, in modo mirato e selettivo, sui soggetti connotati da maggior rischio di pericolosità fiscale. Così hanno scoperto irregolarità in oltre il 90% dei casi. Gli scrupolosi approfondimenti svolti nel settore hanno infatti consentito di individuare diverse persone, residenti in vari comuni della provincia. Persone che risultavano titolari di immobili concessi in locazione ad altri soggetti o imprese e che non sono stati in grado di fornire ai finanzieri alcun documento fiscale. Oppure hanno esibito semplici accordi scritti privi della prevista registrazione alla competente Agenzia della Entrate.
Molteplici poi sono stati i casi di contratti di locazione regolarmente stipulati e registrati, ma che i proprietari omettevano di indicare, in tutto o in parte, al momento della presentazione della dichiarazione annuale dei redditi. L’attività investigativa delle Fiamme Gialle si è rivolta verso immobili che vanno dai diffusi bilocali ai fabbricati ad uso commerciale o di deposito. Fino a prestigiosi immobili che hanno affitti con importi considerevoli.
I controlli hanno interessato principalmente i comuni di Sassari, Olbia, Porto Torres, Tempio Pausania, Valledoria, Trinità d’Agultu, Ozieri, Sorso, Sennori, Santa Teresa Gallura, La Maddalena, Castelsardo e Stintino.
L’attenzione dei finanzieri si è rivolta in modo particolare alle località costiere caratterizzate da forte vocazione turistica, ormai in ripresa dopo il periodo pandemico. Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese. Nonchè favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare meno”).