A Cagliari un seminario per le nuove procedure relative agli appalti.
Si è tenuto a Cagliari nella sala riunioni del CTM SpA il seminario sul nuovo codice degli appalti che entrerà in vigore il 1 aprile 2023. Ha aperto i lavori il Presidente di Confservizi Sardegna. L’avvocato Carlo Andrea Arba si è infatti detto soddisfatto delle nuove procedure. L’obiettivo è soprattutto rendere più snello l’iter burocratico degli appalti.
L’Avvocato Mattia Pani, coordinatore Avvocatura della Regione Autonoma della Sardegna, ha tenuto un focus sui principi cardine del nuovo codice degli appalti e sulle novità introdotte. Queste le sue parole “Teniamo come punti fermi i principi della legalità. Ma anche della trasparenza e della concorrenza. Credo tuttavia che il tema della fiducia e del risultato, principi cardine del nuovo codice degli appalti, siano importantissimi. Soprattutto in un momento storico dove le amministrazioni, come solo per fare un esempio la spendita dei fondi del PNRR, sono chiamate a portare risultati in tempi relativamente brevi”.
Ci sarà un periodo di transizione tra il vecchio codice e il nuovo. Il nuovo codice entrerà definitivamente in vigore il 1 luglio 2023. Sul tema della digitalizzazione ci sarà, invece, una proroga al 1 gennaio 2024.
Nuove disposizioni del decreto
La novità del decreto, che definisce un “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale”, vuole rendere, proprio con la digitalizzazione, più trasparenti e accessibili le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici. Tutti i cittadini potranno richiedere le documentazioni di gara nei limiti consentiti dall’ordinamento vigente attraverso l’accesso civico generalizzato.
E’ prevista inoltre una maggiore flessibilità per i settori speciali come acqua, energia, trasporti, ecc.
L’Avv. Pani ha inoltre toccato i punti sulle innovazioni in materia di appalto integrato, le procedure sottosoglia europea e la figura del General Contractor. Ha parlato anche del partneriato pubblico/privato, del subappalto, della revisione dei prezzi, dell’esecuzione e del contenzioso.
Il convegno ha visto la partecipazione come relatrice della dott.ssa Cinzia Lilliu, dirigente regionale che ha trattato la tematica del Nuovo Responsabile Unico del Progetto. Presente anche il RUP, che mantenuto lo stesso acronimo ma ha ora poteri più ampi.
“E’ un vero e proprio manager – ha detto la dott.ssa Lilliu – che dovrà coordinare la complessa fase dell’appalto, ma si potrà avvalere dell’ausilio dei responsabili di fase. La novità è che potranno ricoprire il ruolo anche i dipendenti a tempo determinato. Grazie alla nuova normativa c’è un preciso obbligo di formazione e, come più volte richiesto, una copertura assicurativa obbligatoria. Previsti incentivi in misura non superiore al 2% dell’importo dei lavori, dei servizi e delle forniture posto a base delle procedure di affidamento.”
Il dott. Carlo Sanna ha parlato delle società in house e del disegno di riforma ponendo l’accento sulla necessità di mantenere la giusta congruità, universalità e accessibilità, che non può essere solo basata sul profitto soprattutto se si parla di servizi pubblici.
Ha chiuso i lavori il Direttore Generale Dott. Ottavio Castello che, oltre a ringraziare i numerosi addetti ai lavori presenti, ha dettato l’agenda dei prossimi appuntamenti. Il primo, già il 4 aprile, prevede l’incontro con le altre Associazioni regionali Confservizi a Roma.