Apertura del nuovo centro sociale di Magomadas sabato 18 marzo alle ore 17:30
Il 21 aprile 2015 la comunità di Magomadas fu travolta dalla paura di una tragedia scampata. Il vecchio stabile, sede della biblioteca comunale, della ludoteca, di palestra e seggio elettorale, crollò. Accoglieva diverse associazioni e ne custodiva attrezzature e strumenti.
Nessuno era presente. Nessuna vittima. Tuttavia la biblioteca chiuse. Quel luogo, presidio di dialogo, incontri, e umanità non ha trovato più una nuova sede.
Sono passati otto anni e quello stabile, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, vede di nuovo la luce. Torna nella disponibilità della comunità di Magomadas.
Le parole del sindaco
“Il centro sociale è e vorremmo che fosse” dichiara il sindaco Emanuele Cauli “un’agorà protetto per gli abitanti di Magomadas. Vorremmo che ne divenissero animatori, curatori, difensori di uno scrigno garante della cultura e dell’identità di una comunità dalla lunga e nobile storia. Stiamo diventando sempre di meno. Il paese subisce, come tanti altre comunità, un lento e progressivo spopolamento. In un contesto nel quale i trasporti e le occasioni di crescere nell’incontro e nella condivisione sono certo meno numerose che in città, il centro sociale rappresenta un’opportunità per tutti.
Lo rendiamo all’uso della comunità perché lo faccia suo. L’Amministrazione non si sottrarrà ai propri doveri. Tuttavia, specie in una piccola comunità, i singoli cittadini possono svolgere un ruolo determinante di monito ed esempio.
Il centro sociale è di proprietà di ciascuno di noi. Ciò nonostante, lo dovrà essere ancora di più dei nostri figli, delle nostre nuove generazioni. A noi tutti il compito di custodirlo e proteggerlo senza più abbandonare alcun bene comune all’incuria ed al silenzio.”
L’inaugurazione del nuovo centro
L’inaugurazione del nuovo centro sociale avverrà il prossimo sabato alle 17:30. L’amministrazione ha predisposto, con il brillante aiuto di Ambra Pintore, direttrice artistica del piano di riapertura del centro sociale, un programma di incontri culturali. Essi sono stati ideati e progettati perché la nuova casa comune sia accogliente e stimolante.
“Appena ho visitato il centro sociale ho subito pensato che fosse un’occasione per restituire bellezza alla comunità di Magomadas. Un processo di rinascita e ripartenza sociale deve poggiare le sue basi sulle fondamenta: la cultura e la memoria di una comunità” dichiara Ambra Pintore. “All’ingresso il pubblico potrà ammirare la mostra ‘La persistenza della memoria’: le otto opere del collettivo Arc LaRue restituiscono i colori e gli umori delle narrazioni storiche”. Lo spazio biblioteca ospita “Il suono delle parole” una installazione sonora che parte dalle fondamenta di una biblioteca: le storie raccontate dai libri. Ed infine “L’incastro perfetto”: uno spazio blu sospeso all’interno del quale giocando si potrà costruire una casa, così come una casa metaforicamente diventerà il centro sociale.
Gli appuntamenti da non perdere il 18 marzo
Un pomeriggio inaugurale, quello di sabato 18 marzo, che si aprirà con Le riflessioni sulla ripartenza, fra parole e musica. Vedrà protagonisti i sindaci, Emanuele Cauli, sindaco attuale di Magomadas e Mario Pala, sindaco all’epoca del crollo ed il regista Giovanni Columbu. Parole e musiche armonizzate dalla conduzione poetica e musicale di Ambra Pintore accompagnata dal suo quartetto: Roberto Scala basso, Federico Valenti chitarra, Diego Milia Sax e violino e allietata dalla speciale presenza degli artisti Buju Mannu e Alex DjIgno, e dal Coro Stella Maris di Magomadas.
Il pomeriggio proseguirà con la visita del nuovo centro sociale e la proposta culturale allestita dal progetto culturale diretto da Ambra Pintore, Non Fermiamo la Tradizione: “Uno sguardo all’insù” mostra di Arc LaRue, “Il suono delle parole”, installazione sonora, “L’incastro perfetto” attività partecipata per adulti/e e bambini/e. Allestimenti e mostre curate dagli artisti Roberta Locci e Alberto Marci.
Un mese di incontri, mostre d’arte, poesia, musica, vino e riflessioni, laboratori creativi e didattici per adulti e per i più giovani, per volgere non più con paura, ma con la speranza e determinazione, “Uno sguardo all’insù”.
Tra gli eventi in programma il 25 Marzo alle 17 , “Le tradizioni della Settimana Santa” conferenza a cura di Luciano Sechi e domenica 16 aprile alle 10.30, la presentazione del libro “Malvasia di Bosa – Il Vino del Mito” di Enzo Biondo, Enologo, storico e scrittore della vitivinicoltura della Sardegna.
Un programma intenso e variegato. Risponde all’intento di dare l’avvio, nei nuovi spazi del centro sociale, ad un vivere insieme. Così che, in questo modo, la comunità possa costruire in condivisione ed in armonia, un nuovo corso di vita individuale e comune.