Una grande sfida ed opportunità di slancio per Agrigento e la Sicilia
Roberto Sciarratta (Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento): “Erano terreni espropriati, a contrasto dell’abuso edilizio che oggi non c’è più. Ora su quei terreni, coltiviamo molti prodotti come mandorle, pistacchio e non solo. Inoltre con Diodoros, questo è il nome del progetto, diamo una nuova opportunità a persone che hanno l’espiazione della pena al posto della detenzione. Ad esempio le abbiamo coinvolte nella produzione del miele e nel recupero della piantagione di cappero”.
“Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, va verso il superamento del milione di turisti per il 2023. Queste sono le previsioni. Il progetto Diodoros è un progetto importante di recupero del paesaggio. Partendo da un esproprio generalizzato degli anni 80, abbiamo recuperato almeno 500 ettari di terremo. Li abbiamo poi riconvertiti per avere prodotti che dopo il recupero del paesaggio fossero anche prodotti di qualità. Il tutto non escludendo una parte di interesse sociale, tra queste convenzioni pubblico – privato, con cooperative di persone che curano il disagio sociale o anche con il coinvolgimento di persone che hanno l’espiazione della pena al posto della detenzione. Ad esempio queste persone provenienti da forme di disagio sociale, sono coinvolte in progetti di produzione del miele e nel recupero della piantagione di cappero”. Lo ha affermato Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.
L’appello di Archeoclub D’Italia da Agrigento
“Agrigento Capitale della Cultura 2025 è una grande opportunità di slancio. Ritornino in Italia ed in questo caso, in Sicilia – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – i beni archeologici culturali che sono parte del patrimonio italiano ma che invece sono in musei sparsi per il Mondo. Penso ad esempio agli argenti di Paternò che sono a Berlino o ancora all’Epigrafe della Iulia Florentina che è al Louvre di Parigi”.
“E’ una sfida di civiltà. Progresso significa fare cose nuove – ha affermato Raffaele Sanzo, Commissario Straordinario del Consorzio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento – andare avanti e civiltà significa saperle mantenere, saperle curare, sapere offrirle e condividere con tutti gli altri. Questa è la sfida”.
Trasformare i valori culturali in crescita economica
“Agrigento è stata proclamata Capitale della Cultura Italiana 2025. Ora noi dobbiamo essere così bravi nel trasformare la cultura – ha affermato Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento – i valori culturali che noi abbiamo, in economia, in turismo. Agrigento è una città d’arte che ha la Valle dei Templi. Agrigento ha un centro storico che è meraviglioso, ha la Cattedrale, ha la biblioteca Lucchesiana, ha Santa Maria di Grecia. Stiamo realizzando il Museo Multimediale dove si spiegherà ai turisti non solo la storia millenaria, anche come visitare la città e poi raggiungere la Valle dei Templi”.
“Verranno messe in campo tutte le azioni, unitamente agli altri Comuni, utili alla valorizzazione, fruizione e tutela dei siti di attenzione e d’interesse, come la Scala dei Turchi, al fine di promuovere il territorio Agrigentino – ha dichiarato Santina Lattuca, sindaco di Realmonte – culla di tradizioni storiche e culturali, dove la bellezza è al centro di tutto.Ringrazio l’Archeoclub per il grande contributo dato e del contributo che continuerà a dare, in direzione della “Bellezza””.
Terra di accoglienza
“Il 2025 rappresenta un traguardo ma anche un momento di rilancio per un’intera provincia. Questa provincia, quella agrigentina – ha affermato Calogero Martello sindaco di Porto Empedocle – è un lembo di terra affacciato alla cultura mediterranea che rappresenta un ponte tra il Mediterraneo e il Nord Europa. Siamo pronti! Lampedusa, ad esempio è la porta d’ingresso in Europa ed il messaggio che vorremmo promuovere è anche quello dell’accoglienza. La Sicilia è stata sempre terra dell’accoglienza!”.
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