Al Mu.Ba il Festival delle ACLI provinciali di Oristano tra percorsi culturali, letterature e linguaggi
Il 29 e 30 aprile 2023 due giornate ad Arborea per raccogliere in un’agorà ideale tutte le esperienze artistiche, le espressioni e le parlate della lingua sarda
ARBOREA. Si chiama ACLI come “Andalas culturalis, Literaduras, Idiomas – Oddeu regionali” (Percorsi culturali, Letterature, Idiomi – Agorà regionale) il nuovo festival linguistico letterario che sabato 29 e domenica 30 aprile sarà presentato dalle Acli provinciali di Oristano al Mu.Ba Museo della Bonifica di Arborea (in corso Italia), quale omaggio agli artisti e all’arte in un vero simposio capace di unire la poesia in lingua sarda in tutte le sue varianti e nelle parlate alloglotte.Un evento che ha anche il sapore di un omaggio a Michele Pinna, intellettuale, filosofo, promotore culturale e linguistico, artista e poeta recentemente scomparso, con il quale era stata condivisa fin dall’inizio l’idea di una formula che unisse “Lingua-Poesia-Terra-Vita in una sola danza”.
«Il nostro festival – ha affermato la presidente provinciale Acli, Daniela Masia Urgu – nasce con uno stimolante gioco di lettere e lingue, acronimo che apre alla pluralità d’ambiti d’esperienza e vuol essere “unu cumbèniu” dove la parola è “creazione” e diviene racconto di vita».
La direzione artistica è affidata a Vincenzo Pisanu, poeta e artista che ha fortemente voluto una manifestazione per celebrare l’arte poetica in una piazza dove siano accolte tutte le parlate e le espressioni:
«Ho pensato che un’agorà avrebbe rappresentato in maniera compiuta questo nostro pensiero. Successivamente, ho trovato allo scopo una parola presente in alcune parlate della Sardegna meridionale. Come “oddeu” o “paddeu”, che rappresentano bene questa idea, poiché nella piazza da noi allestita saranno presenti poeti, artisti e intellettuali di ogni parte dell’isola».
PROGRAMMA.
Le attività prendono il via sabato 29 aprile alle 16 con una tavola rotonda dedicata a tematiche di grande spessore nel panorama poetico della Sardegna. Daniela Masia Urgu parlerà di “Pedru Casu, l’uomo, l’intellettuale, il linguista”; Mario Marras presenterà “Poesia e poeti di Sassari”; infine, Maurizio Virdis illustrerà “Poesia e poeti del Campidano”.
Tra i temi toccati godrà di particolare attenzione la cultura della scuola come luogo di formazione e crescita degli individui nella conoscenza e nella libertà. Dunque, interverranno Pino Tilocca, dirigente IIS De Castro di Oristano con “La scuola di ieri, oggi, domani”; Paolo Vanacore con un ricordo dedicato al “Gruppo Folk di Oristano; una lunga storia Enrico Fiori”; Roger Emmi, divulgatore storico ed estimatore d’arte approfondirà “Sartiglia, cavalli e cavalieri nel tempo”; Luigi Muscas esaminerà “A sa repentina: una forma di canto sardo, e Luciano Cadeddu proporrà “Poesia della Terra”.
Domenica 30 aprile, a partire dalle 10 del mattino, il festival sarà animato dagli artisti e dai gruppi di lettura. Infatti, condivideranno le opere con l’obiettivo di riportare il senso del poetare nel cuore della gente. Ad accompagnare le letture saranno i contributi artistici di Clara Farina con le sue poesie musicate e del cantautore Antonio Matzeu.
Interverranno i poeti Gigi Angeli di Palau, Antonello Bazzu di Sassari, Tetta Becciu di Ozieri, Maria Giuliana Campanelli di Oristano, Gonario Carta Brocca di Dorgali, Eliano Cau di Sorgono, Luciano Corona di Oristano, Margherita Castro di Carloforte, Gianfranco Garrucciu di Tempio Pausania, Stefano Flore di Sassari, Vittoriana Perotto di Alghero, Giovanni Piga di Nuoro, Giampaolo Salaris di Terralba, Carmen Salis di Cagliari, Paolo Sanna di Sassari, Luigi Suergiu di Selargius, Giuseppe Tirotto di Castelsardo e Giangavino Vasco di Bortigali.
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