Al via a Cagliari i caffè scientifici promossi dal Cagliari Festival Scienza
DIVULGARE LA SCIENZA: PER UN NUOVO UMANESIMO SCIENTIFICO
Cagliari, Aula Magna Liceo “A. Pacinotti” 14 aprile ore 17:30
Si chiama CaffeScienza, incontri e chiacchere di scienza, la nuova iniziativa che il Cagliari Festival Scienza inaugura in città a partire dal 14 aprile. Infatti, l’intenzione è quella di proporre incontri pubblici dedicati alla divulgazione scientifica. Non solo: anche avvicinare il grande pubblico a temi di carattere sociale attraverso una formula agile e didattica.
Ad aprire il ciclo sarà il prof. Davide Peddis, neo presidente dell’Associazione Scienza Società Scienza, organizzatrice del Festival. Quest’anno giungerà, nelle consuete date di inizio novembre, alla sua sedicesima edizione.
L’incontro d’apertura si terrà venerdì 14 aprile alle ore 17:30 nell’aula magna del Liceo “A. Pacinotti”. Sarà dedicato al tema Divulgare la scienza: per un nuovo umanesimo scientifico.
Nella seconda metà del Novecento, l’editore Paolo Boringhieri scriveva che «la divulgazione scientifica è la pietra di paragone degli scienziati che riescono a comunicare le idee alla base della loro ricerca. Non è tanto il risultato particolare, quanto la struttura mentale che condiziona tutta la ricerca scientifica». L’intellettuale piemontese aggiungeva: «solo se questo obiettivo è raggiunto la scienza diventa un fatto culturale. Un elemento che entra nell’orizzonte dell’uomo colto».
Partendo da questa visione nel corso dei caffè scientifici, il professore ripercorrerà l’avvincente viaggio di scoperta della struttura della materia. Proprio quello che il premio Nobel per la fisica William Bragg espose nella sua più famosa Christmas Lecture, L’architettura delle cose.
Esploreremo la natura piu’ intima della materia e le idee alla base dello studio della stessa. Arriveremo ai progressi scientifici e tecnologici legati allo sviluppo della nanoscienza. Inoltre, quelli della rivoluzione scientifica e culturale scatenata da questa nuova disciplina. Proveremo, infine, a comprendere come questa visione della divulgazione scientifica possa influenzare “l’orizzonte dell’uomo colto”.