CeDAC – Legger_ezza 2023: “Forse sei (già) felice e non lo sai” di e con Paolo Borzacchiello – mercoledì 26 aprile alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari
Il segreto della felicità e il potere delle parole in “Forse sei (già) felice e non lo sai” ovvero “La crescita personale come non l’ha mai spiegata nessuno”, uno spettacolo di e con Paolo Borzacchiello, in cartellone mercoledì 26 aprile alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne di Legger_ezza 2023 / Promozione della Lettura – V edizione, il progetto dedicato ai libri e alle intersezioni fra le arti della scena e la letteratura contemporanea a cura del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un monologo intrigante e avvincente. L’imprenditore e scrittore bresciano, appassionato studioso e divulgatore di materie complesse come la comunicazione e le interazioni umane; co-creatore di HCE (Human Connections Engineering); autore di romanzi come “La Parola Magica”, “Il Super Senso” e “La quinta essenza”; oltre ai saggi “Basta dirlo” e “Nessuno può farti star male senza il tuo permesso” (scritto con Elisa Sednaoui); propone una riflessione sui falsi miti e sulle irrealistiche aspettative che si legano a un’idea generica e stereotipata di felicità.
Sulla falsariga del suo ultimo saggio “Forse sei già felice e non lo sai / Il primo manuale di crescita personale realistica e sostenibile”, edito da Mondadori (nel 2022) Paolo Borzacchiello propone la sua personale ricetta contro l’insoddisfazione e le delusioni inevitabili per chi cerchi di inseguire il miraggio di un mondo perfetto, dove sia possibile vivere in perenne letizia, senza mai soffrire, liberi da ansie e preoccupazioni, in una sorta di anticipazione (o meglio nostalgia) del paradiso (perduto).
La naturale aspirazione a migliorarsi, sia sul piano spirituale che sul piano materiale e la volontà di accrescere il proprio sapere e ampliare i propri orizzonti o anche acquisire maggiori ricchezze e conquistare una più elevata posizione sociale, si scontrano spesso con le circostanze, non sempre favorevoli, e con i capricci della fortuna.
I talenti e le inclinazioni individuali; l’intelligenza e l’abilità; ma anche l’ambiente in cui si nasce e si cresce; la temperie culturale e politica incidono irrimediabilmente. Eppure ciascuno può comunque farsi artefice del proprio destino. Non nel senso semplicistico dell’equazione “volere è potere”, ma affinando le proprie competenze e i propri strumenti. Ciò a cominciare proprio dal linguaggio, dai molteplici significati e dalla forza evocativa delle parole.
Una rivoluzione che riporta al greco λόγος (logos). Nonchè a una sfera semantica comprendente il pensiero, la parola e il discorso; accanto alla capacità di dare un nome alle cose citata nelle sacre scritture. Attraverso la scelta accurata dei vocaboli, gli esseri umani possono reinventare il mondo. Una consapevolezza antica e in parte dimenticata, nell’era della post-verità e della dis-informazione, dove l’apparire conta più dell’essere e la comunicazione si diffonde in rete, con un uso massiccio, spesso superficiale e poco responsabile dei social media.
Il pensiero si struttura (anche) attraverso le parole. Le connessioni tra segno, suono e senso assumono un’importanza fondamentale, nel definire la realtà. Inevitabile la tendenza a catalogare e codificare i vari elementi, spesso per antitesi e contrapposizioni. Ad esempio la luce e il buio, il bello e il brutto, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male.
“Forse sei già felice e non lo sai” è un tentativo di infrangere le regole imposte dall’esterno. Infatti, vuole indagare le risonanze interiori, a livello conscio e inconscio, di espressioni di uso comune; come di allegorie e metafore spesso attinenti alla guerra e allo sport, usate inconsapevolmente con lo scopo di sostenere e orientare e incentivare l’impegno in un cammino di crescita.
Paolo Borzacchiello scardina le categorie e si riserva anche il diritto di sembrare politically incorrect; rivendicando una “libertà di pensiero” che non significa dire tutto quel che si vuole. Piuttosto poter scegliere le parole da usare per esprimersi adeguatamente e nel modo più corretto e chiaro possibile. CIò nel rispetto degli altri ma senza ricorrere a forme ipocrite o edulcorate per mascherare la verità.
“Forse sei già felice e non lo sai” è un viaggio nei labirinti della mente, un’indagine sui meccanismi della psiche e le dinamiche delle relazioni, o meglio “interazioni” umane al fine di ridefinire il concetto di felicità a partire dalle istanze e alle inclinazioni individuali, senza l’obbligo di aderire a un modello predeterminato, imparando a conoscersi e prendersi cura di sé valorizzando le proprie capacità e qualità ma anche a comunicare correttamente con gli altri, tenendo conto di tutte le implicazioni che ogni affermazione, positiva o negativa, comporta e delle risonanze che suscita nell’uditorio.
Paolo Borzacchiello mette in risalto i vari aspetti e i diversi livelli cui afferisce il messaggio. Spiega come la percezione e la comprensione di un concetto siano determinate dai diversi strati di una psiche plasmata attraverso millenni di evoluzione; e soprattutto rivela come attraverso le parole sia possibile e forse necessario ridisegnare e migliorare la realtà.
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