Il Cagliari ha gioca un’ottima partita. Partito forte con padronanza del campo e trame di gioco interessanti.
I rossoblu vanno in gol con Marco Mancosu. L’arbitro annulla per millimetrico fuorigioco di un cagliaritano, dopo aver consultato il Var.
Il Cagliari continua a spingere, e trova il gol con il solito Lapadula. L’attaccante peruviano è lesto nel spingere in rete una palla vagante.
A fine primo tempo il Sudtirol ba vicinissimo al pareggio. Tiro di Rover e miracolo di Radunovic.
Nella ripresa il Cagliari continua a mantenere il pallino del gioco. Gli ospiti cominciano a macinare gioco, ma senza essere pericolosi.
Gli uomini di Ranieri non concedono quasi nulla. Poi arrivano i cambi del tecnico romano. Tutti “conservativi”. Fuori Mancosu e dentro Luvumbo, fuori Lella e dentro Deiola, Kourfalidis oer Nandez. Ma soprattutto fuori Prelec e dentro Altare.
Un difensore per una punta. Il Sudtirol a questo punto, capta il segnale e prende coraggio e campo.
Come spesso gli capita, la squadra di Bisoli riacciuffa il risultato nel finale. Segno di determinazione infinita.
Stavolta al minuto 86, il gol arriva su calcio di rigore. A metterlo a segno è l’ex Larrivey.
I rossoblu provano a segnare nei minuti recupero. Il Sudtirol respinge gli ultimi assalti e porta a casa un risultato importantissimo.
E il Cagliari? Ha perso un’occasione. I cambi “conservativi”, spesso sono l’annuncio del fallimento. I rossoblu hanno dimostrato finora, di non essere squadra in grado di difendere il vantaggio minimo.