CAL Paola Secci: urgente la creazione del comparto unico Enti Locali
CAL Paola Secci: non più rinviabile la creazione del comparto unico Enti Locali, con parificazione degli stipendi dei dipendenti dei comuni e della regione
“È indispensabile che la Regione adotti uno specifico piano di Recovery Plan per ridurre il ritardo socioeconomico dei comuni sardi ma occorre partire dalla creazione di un Comparto Unico degli Enti Locali, non più rinviabile.
L’Europa e il Pnrr mettono a disposizione ingenti risorse; i comuni, però, soprattutto di piccole dimensioni, non riescono ad accedervi; questo per la mancanza di personale in grado di realizzare la progettazione e la successiva spendita. Non possiamo più continuare così. Per evitare l’emorragia dei dipendenti degli enti locali che trasmigrano in Regione, è urgente intervenire, equiparando gli stipendi”.
È il grido d’allarme della presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Paola Secci, intervenuta a Ballao al convegno intitolato: “un’arma contro lo spopolamento” in cui si sta discutendo come intervenire concretamente con elementi legislativi, normativi e finanziari per invertire il trend della voragine demografica che investe l’isola già dagli anni 60 del secolo scorso e ora appare inarrestabile.
“Da cittadina sarda non sono contenta di tornare al Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo ; il quale qualifica la nostra Regione in ritardo di sviluppo con un prodotto interno lordo pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria. L’Irlanda è uscita dall’Obiettivo 1 nel 94; ha messo in atto una serie di misure, incentivi e fiscalità di vantaggio, questo per far valere la propria condizione di insularità e lo stesso esempio virtuoso è stato seguito anche dalle Canarie. Noi ci stiamo arrivando solo dopo trenta anni con l’affermazione in Costituzione del principio di Insularità. Siamo in ritardo su tutti i fronti e questo pesa sui nostri territori”.