L’Assessore Pili: “Le Comunità energetiche sono il futuro per l’indipendenza energetica della Sardegna”.
Le risorse, stanziate con la legge regionale n.22 dello scorso dicembre, ammontano a 2 milioni per l’annualità 2023 e altrettanti per quella 2024, ad integrazione delle risorse che arriveranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).15mila euro ai comuni per la realizzazione di uno studio di fattibilità finalizzato alla costituzione di comunità energetiche da fonti rinnovabili, con priorità ai comuni privi della rete del metano e in base al numero degli abitanti: è quanto stabilito dall’ultima delibera in materia di comunità energetiche rinnovabili (CER) approvata dalla Giunta regionale nella seduta odierna su proposta dell’assessore dell’Industria, Anita Pili.
Le risorse, stanziate con la legge regionale n.22 dello scorso dicembre, ammontano a 2 milioni per l’annualità 2023 e altrettanti per quella 2024, ad integrazione delle risorse che arriveranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“La Regione porta avanti l’impegno della transizione energetica e lo fa incentivando la costituzione delle comunità – afferma l’assessore Pili. Con la legge sull’Energia approvata ad ottobre abbiamo messo a punto le disposizioni in materia di energia, finalizzate a garantire lo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale. Vogliamo favorire la riduzione delle emissioni climalteranti e assicurare un equo accesso alle risorse energetiche da parte di tutti gli attori, produttori e consumatori coinvolti, e sostenere le pubbliche amministrazioni nella creazione di comunità energetiche da fonti energetiche rinnovabili e la loro partecipazione diretta”.
“La comunità energetica –ricorda Pili – incentra la sua attività sul valore dell’energia prodotta e non sulla realizzazione di un profitto. I membri della comunità partecipano alla generazione distribuita di energia da fonte rinnovabile e all’esecuzione di attività di gestione del sistema di distribuzione, di fornitura e di aggregazione dell’energia a livello locale. Nella distribuzione delle risorse ci è sembrato opportuno dare priorità ai comuni non raggiunti dalla rete del metano, affinché questi possano condividere il risparmio energetico e l’autoconsumo all’interno del territorio comunale con un equo accesso alle risorse energetiche. Ciò vale anche per la tutela di soggetti e comunità socialmente, territorialmente ed economicamente svantaggiati, e per i comuni caratterizzati da un minor numero di abitanti, ai fini di contrastare lo spopolamento”.
I comuni finanziati, privi della rete del metano, per l’annualità 2023
Baradili, Monteleone Rocca Doria, Soddì, Semestene, Bidonì, Setzu, Tadasuni, Modolo, Boroneddu, Sennariolo, Las Plassas, Siris, Pompu, Tinnura, Albagiara, Assolo, Asuni, Bessude, Borutta, Curcuris, Esporlatu, Genuri, Noragugume, Nureci, Pau, Sant’Antonio Ruinas, Sorradile, Villa Verde, Turri, Cheremule , Aidomaggiore , Mogorella, Senis, Armungia, Flussio, Montresta, Gonnoscodina, Nughedu Santa Vittoria, Goni, Lei, Bulzi, Martis, Ula Tirso, Sini, Giave, Romana, Ussaramanna, Birori, Banari, Escolca, Pauli Arbarei, Esterzili, Baressa, Magomadas, Dualchi, Tergu, Ruinas, Padria, Serri, Villanovaforru, Bottidda, Erula, Gonnosnò, Usellus, Gadoni, San Nicolò Gerrei, Bortigiadas, Ballao, Ardara, Nughedu San Nicolò, Illorai, Seulo, Collinas, Gesico, Ardauli, Gonnostramatza, Nuragus, Burgos, Fordongianus, Laerru, Oniferi, Sadali, Tramatza, Bonnanaro, Tuili, Villasalto, Suni, Masullas, Villanova Tulo, Atzara, Ortueri, Silius, Segariu, Tresnuraghes, Pimentel, Zeddiani, Gergei, Norbello, Nurallao, Gesturi, Aglientu, Busachi, Barumini, Aritzo, Bortigali, Sedini, Codrongianos, Florinas, Lula, Santa Maria Coghinas, Aggius, Scano Montiferro, Nuxis, Sant’Antonio di Gallura, Milis, Villaurbana, Chiaramonti, Furtei, Sorgono, Sarule, Domus de Maria, Viddalba, Meana Sardo, Sindia, Lunamatrona, Castiadas, Laconi, Sant’Andrea Frius, Seneghe, Nurachi, Mores, Badesi, Soleminis.
I comuni, sempre privi della rete del metano, che rientrano nell’annualità 2024
Luogosanto, Orotelli, Donori, Borore, Silanus, Padru, Riola Sardo, Nurri, Orroli, Paulilatino, Villa San Pietro, Villanova Monteleone, Trinità d’Agultu e Vignola, Telti, Ottana, Santu Lussurgiu , Perfugas, Galtellì, Golfo Aranci, San Vero Milis, Pozzomaggiore, Bolotana, Luras, Cuglieri, Villamar, Isili, Abbasanta, Bitti, Nulvi, Burcei, Orani, Calasetta, Samugheo, Thiesi, Jerzu, Oschiri, Bonorva, Teulada, Bono, San Vito, Loiri Porto San Paolo, Villasimius, Calangianus, Sardara, Palau, Ploaghe, Villaputzu, Gonnesa, Portoscuso, Santa Teresa Gallura, Sarroch , Muravera, Castelsardo, San Giovanni Suergiu, Domusnovas, Carloforte, Oliena, Pula, Bosa, San Gavino Monreale, Decimomannu, Uta, Cabras, Elmas, Dolianova, La Maddalena, Sant’Antioco, Arzachena, Tempio Pausania, Capoterra, Iglesias, Assemini, Carbonia, Selargius.
I comuni in cui è già presente la rete del metano e che verranno finanziati nell’annualità 2024
Sagama, Osidda, Simala, Villanova Truschedu, Lodine, Siapiccia, Allai, Onanì, Tiana, Ittireddu, Ussassai, Loculi, , Mara, Elini, Belvì, Anela, Cargeghe, Siddi, Teti, Neoneli, Bauladu, Morgongiori, Putifigari, Onifai, Osini, Austis, Cossoine, Siamanna, Genoni, Olzai, Siligo, Piscinas, Muros, Bultei, Ortacesus, Siamaggiore, Torralba, Guamaggiore, Talana, Tratalias, Zerfaliu, Villaperuccio, Buggerru, Triei, Suelli, Barrali, Ollastra, Urzulei, San Basilio, Villanovafranca, Ollolai, Seui, Baradili San Pietro, Masainas, Loceri, Girasole, Nule, Selegas, Gairo.
Restano esclusi dall’elenco i comuni già beneficiari di risorse per le comunità energetiche; permane la possibilità di scorrere l’elenco in caso di rinunce o di ulteriori stanziamenti finanziari.