Congresso psichiatri forensi: parte domani ad Alghero
Riuniti ad Alghero gli esperti di psichiatria forenseSi apre ad Alghero domani il XXVI Congresso Nazionale degli Psichiatri Forensi che dal 21 al 23 aprile vedrà raccolti gli psichiatri del foro.
Molti gli argomenti che saranno trattati, molti dei quali legati all’attualità, come il titolo stesso suggerisce “Guerra e Pace. La psichiatria forense nell’attualità
Congresso psichiatri forensi: parte domani ad Alghero
Dichiarazioni
“Siamo lieti di ritrovare fisicamente i colleghi dopo che per tre anni il congresso si è svolto da remoto –
di poter finalmente condividere momenti come questo di formazione e aggiornamento su moltissimi argomenti, legati soprattutto a questo particolare periodo storico condizionato dall’epidemia e dalle molteplici guerre in corso.
Sono drammatici avvenimenti –
interviene dalla sede del Congresso Enrico ZANALDA, Presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense* –
che hanno determinato e determinano a tutt’oggi cambiamenti importanti nella vita di tutti i giorni.
Questa situazione di grande instabilità mondiale ha generato nuove emergenze e alcuni cambiamenti anche in ambito psichiatrico; per l’incremento forzato dell’utilizzo della tecnologia per il quale avremo modo di condividere esperienze comuni e definire importanti strategie.”
IL PROGRAMMA
Nel congresso saranno trattati molti aspetti, a partire della responsabilità professionale degli operatori della salute mentale, il diffuso disagio psichico, soprattutto negli adolescenti, con influenza sull’abuso e la dipendenza da alcol, da sostanze e sui comportamenti di “addiction”.
Sarà posta attenzione anche sulle possibilità d’intervento; con particolare attenzione all’innovazione nei trattamenti farmacologici e non dei disturbi trauma correlati, quali depressione, ansia, psicosi e insonnia.
Nell’ambito della psichiatria forense trattamentale, saranno declinate le esperienze innovative con farmaci antidepressivi, antipsicotici, ansiolitici e anticraving.
Saranno affrontate anche le problematiche sulla metodologia di accesso alle REMS e sulla possibilità di trattamento dei pazienti, in relazione alle sentenze della Corte Costituzionale che regolano i comportamenti.
Infine, allo scopo di effettuare delle proposte migliorative dell’attuale situazione dei percorsi per i pazienti autori di reato nel nostro paese, verrà riservato uno spazio di confronto sulle modalità valutative e trattamentali con tutti gli attori implicati nei percorsi comunitari.
Infatti a questa discussione partecipano direttamente gli enti gestori delle strutture residenziali psichiatriche ove vengono trattati la maggior parte dei pazienti autori di reato in libertà vigilata non detentiva.