Finanziati i centri per i servizi culturali UNLA e Societa’ Umanitaria e le biblioteche a Cagliari, Alghero, Carbonia-Iglesias, Macomer e Oristano.
Approvata la ripartizione dei fondi, per un totale di 1 milione e 880 mila euro per il funzionamento dei Centri per i Servizi Culturali della Sardegna (CSC), UNLA e Società Umanitaria, con sede ad Alghero, Cagliari, Carbonia-Iglesias, Macomer e Oristano. I Centri sono cinque, due dei quali afferiscono all’Unione Nazionale Lotta all’analfabetismo (UNLA CSC di Macomer e CSC di Oristano) e tre alla Società Umanitaria di Milano (CSC di Cagliari, CSC di Carbonia-Iglesias e CSC di Alghero).Cagliari, 21 aprile 2023 – Approvata la ripartizione dei fondi, per un totale di 1 milione e 880 mila euro per il funzionamento dei Centri per i Servizi Culturali della Sardegna (CSC), UNLA e Società Umanitaria, con sede ad Alghero, Cagliari, Carbonia-Iglesias, Macomer e Oristano. I Centri sono cinque, due dei quali afferiscono all’Unione Nazionale Lotta all’analfabetismo (UNLA CSC di Macomer e CSC di Oristano) e tre alla Società Umanitaria di Milano (CSC di Cagliari, CSC di Carbonia-Iglesias e CSC di Alghero).
“Questi Centri – sottolinea l’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu – svolgono da oltre quarant’anni, una importante e diversificata attività culturale sul territorio che si rivolge a differenti categorie di pubblico ed è destinata a tutte le fasce d’età. In primo luogo, rimarca Biancareddu i Centri, pur avendo ciascuno una propria specifica connotazione, realizzano attività di promozione e diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva e di educazione all’immagine, spesso in collaborazione con scuole, università e associazioni culturali di cui sono costanti punti di riferimento. Negli ultimi anni alcuni Centri hanno ampliato la propria sfera di attività rivolgendosi, anche grazie alla costruzione di una fitta rete di rapporti in ambito nazionale e internazionale, alla formazione professionale nel cinema e alla produzione audiovisiva. Inoltre gestiscono un cospicuo e ingente patrimonio bibliotecario che rendono fruibile al pubblico e valorizzano con importanti attività di promozione della lettura. Svolgono, ancora, attività di aggiornamento professionale per gli operatori culturali e per gli insegnanti“.