Fabio Stassi ospite di Éntula a Cagliari il 13 aprile con il suo nuovo romanzo NOTTURNO FRANCESE.
Gli appuntamenti primaverili del festival letterario diffuso Éntula partono dalla Fondazione Siotto di Cagliari giovedì 13 aprile, alle 19, con “Notturno francese”. E’ il nuovo romanzo di Fabio Stassi edito da Sellerio. L’autore, accompagnato da Michele Biccone, racconterà le ultime vicende del biblioterapeuta e detective di enigmi letterari Vince Corso. Questi era già noto ai lettori perché protagonista di altre quattro opere di Stassi.Impreziosiranno la serata le letture curate dagli allievi del corso “DeDizione”. Tenuto dall’attrice e doppiatrice Michela Atzeni, ricordiamo che è la fondatrice della casa di produzione Quarantacinque Audiolibri e Doppiaggio.
L’evento è organizzato in collaborazione con la libreria Mieleamaro di Cagliari, la Fondazione Siotto e l’associazione ICS.
Il tour di Stassi nell’Isola, coordinato da Lìberos, prevede altre tappe: venerdì 14 aprile, lo scrittore incontrerà gli studenti del Liceo “Pitagora” di Selargius. Sabato 15, presenterà “Notturno francese” nella biblioteca di Codrongianos in conversazione con Vanni Lai. Fa parte del progetto InCoros, vincitore del bando borghi storici del Ministero della Cultura.
L’autore: Fabio Stassi
Responsabile della narrativa italiana di minimum fax, scrittore fecondo e pluripremiato (nel 2022 ha vinto, tra gli altri, il Premio Dessì per il romanzo “Mastro Geppetto”), Fabio Stassi spazia con eleganza fra i generi letterari. Ha una poliedricità raffinata e colta che lo ha reso uno degli autori più apprezzati della narrativa contemporanea. L’amore per la letteratura emerge con delicatezza dalle sue opere. Queste, accompagnano il lettore in piacevoli percorsi intessuti di anima e parole. Ad esempio, ciò accade in “Notturno francese”. E’ un viaggio fisico ed emozionale, ricco di suggestioni e omaggi ai grandi della poesia, della narrativa, della musica.
L’opera
Il quinto capitolo sulle vicende del biblioterapeuta e detective di enigmi letterari Vince Corso comincia sul treno che dovrebbe portarlo a un appuntamento con la fidanzata. Qui si imbatte in un originale compagno di viaggio: un uomo colto, insinuante, che fisicamente gli ricorda il grande Leo Ferré. Sì, lo chansonnier anarchico di Avec le temps. Comunque Corso ha sbagliato direzione, doveva andare verso Sud invece che al Nord. Contrariato, vorrebbe riparare. Ma l’uomo lo invita a persistere nello sbaglio: “Forse lei non lo sa ancora, ma potrebbe essere arrivato il momento di fare questo viaggio”.
Genova, la prima meta, gli darà un tuffo al cuore: da lì fino a Marsiglia era trascorsa la sua primissima infanzia. La madre cameriera lo aveva concepito con uno sconosciuto una notte di fine luglio del 1969. E sarà questa l’indagine più importante della sua vita: scoprire chi è suo padre. Per cinque anni Vince Corso gli ha spedito una cartolina al giorno, lasciando vuoto il nome del destinatario. L’indirizzo era l’unico luogo dove sapeva che almeno per una notte suo padre era transitato: l’Hotel Le Negresco a Nizza.
La sua ricerca si svolgerà sui litorali della Costa Azzurra, tra povere pensioni e hotel liberty. Sarà dietro a versi di poeti e a vecchi personaggi carichi di storie vissute. Seguirà l’indecifrabile mosaico dei destini individuali e delle coincidenze. Poi, il riconoscimento che completa il cerchio: essere restituito dai libri alla vita. Riavere indietro la possibilità di «amare senza misura».
Un consiglio che il protagonista decide di seguire e che dà vita a una storia di errori, di appuntamenti impossibili che non si sanno di avere, di labirinti e di orfani che cercano un porto. Un romanzo dove domina la malinconia provvisoria del continuo lasciarsi dietro le spalle cose e persone, nel tempo e nello spazio. Ma anche la sconsideratezza di mettersi in viaggio per ritrovarle. O per farsi trovare.