Il progetto “scompenso cardiaco” a casa di un paziente nuorese
La malattia e le avversità della vita potranno anche averlo fatto un po’ “barcollare”, ma Peppino Ticca, classe 1955, non molla. E’ il primo paziente nuorese a beneficiare del progetto di telemedicina sullo “scompenso cardiaco” della ASL n. 3 di Nuoro.
Occhi pieni di curiosità, sorriso disarmante e battuta sempre pronta. Basta vedere l’entusiasmo col quale ha aderito all’innovativo programma di reclutamento dei pazienti che devono convivere con questa patologia. Proprio ieri pomeriggio ha ricevuto nella sua casa di Nuoro il Direttore Generale Paolo Cannas e il Direttore Sanitario Serafino Ponti, accompagnati dai tecnici ASL. Loro hanno consegnato al signor Peppino il “kit” di strumenti che, d’ora in avanti, gli consentiranno di avere una qualità della vita decisamente più serena.
Un tablet e pochi accessori per le misurazioni, e la spiegazione semplice e chiara dei tecnici:
«signor Peppino: questo sistema, collegato al suo smartphone, ci permetterà di avere la situazione in tempo reale sul suo scompenso. Qualora la centrale dovesse riscontrare delle fluttuazioni patologiche, verrà attivato l’Infermiere di comunità. Questi controllerà il paziente e avviserà il medico di base. Se la situazione dovesse richiedere l’intervento di un cardiologo, ci sono degli “slots” negli ambulatori della cardiologia territoriale. Perciò, si garantisce una valutazione specialistica entro 48 ore».
L’intero sistema rappresenta una vera innovazione nel campo delle cure dello scompenso cardiaco. ,Infatti, una volta a regime, potrà garantire una razionalizzazione dei ricoveri. Non solo: anche un’assistenza di qualità ai pazienti che verranno curati all’intero di una rete. Rete che mette in comunicazione i medici di base, i cardiologi del territorio, gli infermieri e il centro ospedaliero di riferimento.
«Speriamo bene – commenta il signor Peppino col suo immancabile ottimismo. Per la sanità c’è qualcosa di nuovo qua a Nuoro, anche perché la gente non è contenta. Se non ha il medico davanti, invece, questa novità è una bella cosa».