L’albo alterna perfettamente sequenze narrative e descrittive, conferendo ad alcune inquadrature dinamismo e colpi di scena d’effetto, mentre altre strisce sono caratterizzate da squarci grafici fortemente “riflessivi”. La storia è davvero accattivante e la protagonista, Agnese degli Ubaldi, ha tutte le carte in regola per essere ricordata tra le dark lady più maliose della serie. A nostro avviso ricorda un po’ le fattezze della modella Kaia Gerber, così come l’enigmatico Ryon sembra assomigliare al celebre attore “cannibale” Timoty Chalamet.
Su Krigar abbiamo qualche dubbio; un Alice Cooper giovane? Al di là delle associazioni, che divertono, il fumetto emoziona, sorprende e incuriosisce con tanti riferimenti al glorioso e turbolento passato italiano, in quanto la nostra vampira attraversa i secoli dando prova della propria malvagità e ironia beffarda in ogni contesto e situazione. Interessante anche il riferimento al personaggio femminile creato da Ippolito Nievo, la Pisana, che, nella fantasia di Giorgio Giusfredi, è sempre l’impavida e dannata Agnese degli Ubaldi.
Ancora una volta il confine del bene e del male non è poi così demarcato; il nostro Dampyr riesce a cavarsela; ancora una volta con tanti dubbi e incertezze. Vita, non vita; tenebre, luce; odio e amore.
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