Peppino Pippia, celebre fisarmonicista stimato dagli appassionati della gara a chitarra, è stato uno dei più famosi esponenti del canto sardo del secondo dopoguerra. Nato a Narbolia il 4 giugno 1937, è morto, sempre nel suo paese, il 17 aprile 2013.
Fin dall’infanzia mostrò una grande passione per la fisarmonica e prese lezioni dal maestro Efisio Mocci. A Codrongianus, durante una gara canora, il famoso chitarrista Nicolino Cabitza, invitò il giovane fisarmonicista a salire sul palco per suonare insieme a lui nell’accompagnamento musicale dei “cantadores”, introducendo in tal modo una novità in quel genere musicale, che cambiò completamente quel tipo di esibizioni.
Nel 1971, prese parte anche all’incisione del “Paradiso in Re”, di Maria Carta e nel 1976, con i cantadores Giuseppe Chelo e Mario Firinaiu e al chitarrista Aldo Cabitza, collaborò alla realizzazione di un long plain dal titolo “La nuova compagnia della canzone sarda”. Hanno inciso anche un 33 giri “Sardegna Canta” per la Tirso, e poi un doppio LP “Paradiso in Re” per la Rca con una recensione di Ennio Morricone.
La fisarmonica di Pippia firma anche il 45 giri di “Alè Riva”, oltre al vinile, “Lo scudetto in Sardegna nel 1970”.
il presidente della proloco di Narbolia Gianni Vargiu, per ricordare questo suo illustre concittadino, sottolinea che “… in occasione del decennale della scomparsa di Peppino Pippia, la proloco di Narbolia ha voluto ricordarlo organizzando una serata con gli interpreti del suo mondo. Il canto sardo a chitarra, sa Gara.
Con la collaborazione dell’associazione Sa Curadoria e del Comune di Narbolia. Nella manifestazione sono stati coinvolti diversi professionisti del mondo del tradizionale Canto a chitarra di oggi è di ieri, che con entusiasmo hanno accettato il nostro invito”.