Le canzoni in finale nel Premio Amnesty di ‘Voci Per La Libertà’
Le dieci canzoni finaliste per il premio Amnesty di “Voci per la libertà”. In lista Manuel Agnelli, Chiara Civello, Dargen D’Amico, Grazia di Michele, Dolcenera, Marlene Kuntz, Nada, Rancore, Massimo Ranieri, Zen Circus
Il 22 aprile ci sarà la scadenza per la sezione emergenti di cui è già stato individuato il primo semifinalista: Obi con il suo brano “Attimo”
Voci per la libertà e Amnesty International Italia annunciano le dieci canzoni finaliste della 21a edizione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, lo storico riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente.
Nella rosa delle canzoni selezionate si affiancano tematiche e stili musicali diversi, così come artisti di differenti generazioni; tra i temi trattati: immigrazione, integrazione, guerra, disagio, libertà di essere ed amare, umanità, ecologia.
Ecco i finalisti (in ordine alfabetico per interprete):
Manuel Agnelli, “Severodonetsk” (Manuel Agnelli);
Chiara Civello, “Sono come sono” (Kaballà / Chiara Civello /Macau);
Dargen D’Amico, “Gaza” (Dargen D’Amico);
Grazia Di Michele, “Dall’altra parte” (Grazia Di Michele /Mario Rosini);
Dolcenera, “Mediterraneo” (Dolcenera / Francesco Sighieri);
Marlene Kuntz, “Bastasse”(Cristiano Godano / Davide Arneodo / Taketo Gohara / Riccardo Tesio / Cristiano Godano);
Nada, “In mezzo al mare” (Nada);
Rancore, “Lontano 2036” (Rancore / Mattia Crescini / Cristiano Campana);
Massimo Ranieri, “Lettera di là dal mare” (Fabio Ilacqua);
The Zen Circus ft. Claudio Santamaria, “118” (Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli).
Giuria
Il premio viene assegnato da una giuria, che sarà annunciata prossimamente; a comporre la giuria ci saranno giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori del settore musicale, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione, la 26a, di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 23 luglio a Rovigo.
Nel frattempo, sono ancora aperte le iscrizioni per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti, con scadenza fissata al 22 aprile 2023.
Il Bando
Il bando è disponibile su: www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti
Possono partecipare cantautori e band con un brano sui diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale.
Fra tutti gli iscritti saranno selezionati otto semifinalisti. Di questi, quattro si esibiranno a Rovigo in “Voci per la Libertà” venerdì 21 luglio e quattro il giorno successivo. I migliori cinque accederanno alla finale del 23. Gli artisti (a cui saranno assicurati vitto e alloggio) saranno valutati da una giuria composta da importanti addetti ai lavori e giornalisti.
Il vincitore avrà diritto a molti bonus, come la produzione di un videoclip e, insieme agli altri finalisti, l’inserimento in un album o playlist assieme ai big. Altri bonus saranno man mano definiti.
Uno degli otto semifinalisti è già stato prescelto, ed è OBI con il brano “Attimo”, in qualità di vincitore del “Premio dei giovani di Amnesty”. Si tratta di un premio riservato alle iscrizioni arrivate entro il 20 marzo e votate dai giovani (under 35) di Amnesty International.
Mattia Strafile, in arte OBI, nasce a Torino il 31 maggio 2001 e già dal 2014 inizia una lunga e faticosa gavetta nei contest di freestyle rap. Nel brano “Attimo” affronta il tema della libertà attraverso i giovani occhi di una studentessa afgana che, tra le pagine un libro, bandito dal regime talebano, trova il suo piccolo grande angolo di serenità.