Domani, venerdì 14 aprile h 18 Luca Pani e Piergiorgio Mulas presentano “Pandenostrum” nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari
“The Butterfly Effect” nella teoria del caos, per citare la poetica definizione di Edward Norton Lorenz, indica come una variazione anche minima delle condizioni iniziali possa determinare conseguenze significative all’interno di un sistema complesso:così una mutazione genetica ha favorito il verificarsi di una zoonosi, scatenando un’epidemia planetaria.
Luca Pani e Piergiorgio Mulas presentano “Pandenostrum”
S’intitola “Pandenostrum / Psiconautica Virale”:
il saggio scritto da Luca Pani e illustrato da Piergiorgio Mulas (appena uscito per le Edizioni LSWR – 2023) al centro dell’incontro con gli autori;
in programma DOMANI (venerdì 14 aprile) alle 18 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne di Legger_ezza 2023 / Promozione della Lettura – V edizione; a cura del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna; in collaborazione con la Libreria Edumondo.
Un viaggio (a ritroso nel tempo) per ritrovare le coordinate e il significato dell’esisteza umana, nonostante gli effetti collaterali di un evento a suo modo paradigmatico che ha coinvolto e travolto milioni di individui; attraverso l’analisi dei cambiamenti profondi, a livello cognitivo e psichico, nonché comportamentale, indotti dall’esperienza traumatica dell’improvvisa (anche se non del tutto imprevedibile) comparsa di una patologia sconosciuta e letale, capace di mietere milioni di vittime, quasi presagio di una catastrofe.
Il saggio
Una peste moderna, un male misterioso le cui modalità di contagio-
(con un lungo periodo di incubazione, sintomi iniziali simili a quelli di una comune influenza, fino all’aggravarsi e alla prognosi infausta)-
si sono rivelate pericolosamente adatte a un’epoca di voli intercontinentali; tanto da generare supposizioni non troppo fantascientifiche su ipotetiche ricerche di laboratorio (a scopo terapeutico ovvero bellico) e conseguente volontaria o inconsapevole “contaminazione” dell’ambiente esterno.
Una genesi artificiale (che parrebbe smentita dai fatti e comunque da fonti attendibili) invece del naturale e tutt’altro che raro affermarsi di un nuovo ceppo virale, attraverso svariate migliaia di mutazioni, in condizioni particolarmente favorevoli e in un habitat adatto con una forte presenza antropica; una situazione igienico-sanitaria discutibile e una larga disponibilità di “ospiti” ignari, pronti a trasformarsi in “vettori” capaci di varcare confini politici e geografici grazie alle straordinarie potenzialità di una vasta rete di trasporti.
Le immagini terribili dei primi mesi dell’epidemia a Wuhan hanno lasciato il posto a quelle dei moderni “lazzaretti” e dei mesti cortei funebri, mettendo a nudo tutta la fragilità e caducità dell’esistenza, con la crescente sensazione di incertezza sul futuro dell’umanità e sulla sopravvivenza stessa della specie, insieme con l’ansia e la paura nel quotidiano, l’improvvisa consapevolezza della propria (e altrui) vulnerabilità e paradossalmente, ma non troppo, la riscoperta dell’importanza della scienza come baluardo verso nuove e antiche minacce.
Luca Pani, medico-psichiatra, professore ordinario di Farmacologia
In “Pandenostrum”, Luca Pani, medico-psichiatra, professore ordinario di Farmacologia all’Università di Modena-Reggio Emilia e di Psichiatria all’Università di Miami e Chief Clinical Operations and Strategic Development di Relmada Therapeutics, Inc. negli USA sceglie l’immediatezza e la freschezza di un linguaggio volutamente semplice e diretto, per rendere chiaro e inequivocabile il messaggio – come suggerisce il giornalista e scrittore Antonangelo Liori nel suo “Elogio della Leggerezza” – per narrare di questa dolorosa epopea del Terzo Millennio e descriverne la conseguenze, offrendo anche utili spunti di riflessione su quel che è accaduto (e forse in parte si sarebbe potuto e dovuto evitare).
Se il punto di vista è quello dello scienziato, rigoroso e attento, fondato sulla documentazione e sullo studio dei dati, l’approccio è però quello discorsivo, anche se pregnante, di un intellettuale contemporaneo, che propone una sorta di “diario in pubblico” sulla recente pandemia, un fenomeno “globale” che ha portato alla luce le molteplici carenze del sistema sanitario e svelato la fallibilità dei potenti, rimettendo in discussione le convinzioni o meglio le illusioni sul mito di un progresso tecnologico che ha fatto sbarcare degli astronauti sulla luna e punta all’esplorazione del sistema solare e del cosmo ma non è riuscito a sconfiggere la fame, la carestia e le malattie sulla Terra.
Alcuni titoli
Nell’arco di poco più di cento capitoli, Luca Pani affronta questioni fondamentali – i titoli sono indicativi, da:
“Anche noi virus” alle “Premesse e Conclusioni Circolari”; passando per “Vita in Equilibrio”, “Big-Data e Felicità”; il curioso “Kant in Smart Working” e la “Psicologia della Resilienza”; per approdare a “Le Verità Nascoste”, tra “Il Valore Consapevole” e la “Beata (?) Ignoranza”; i “Labirinti da Social Media”, “Il Valore (e il Prezzo) della Coerenza”; e “Il Potere del Silenzio”, con l’intento di non vanificare le “Lezioni Pandemiche” ovvero gli insegnamenti che possono derivare da un’esperienza così devastante e dolorosa.
Focus sulle prime vittime (indirette) delle misure estreme e forse necessarie, come il lockdown e il distanziamento”, ovvero bambini e adolescenti; isolati e privati delle normali relazioni sociali, della possibilità di incontrarsi, giocare, ridere, scherzare, dei propri spazi di libertà; in fasi cruciali del processo di crescita e definizione della personalità (anche) in rapporto con il mondo.
“Pandenostrum”
Un piccolo e piacevole saggio sui diversi aspetti, da quelli più controversi e laceranti, a quelli più noti e conosciuti, di una malattia che ha fatto da cartina tornasole per le molte criticità del presente:
“Pandenostrum” si può leggere tutto d’un fiato, o anche centellinare, magari saltando di capitolo in capitolo; tracciando un proprio itinerario tra le righe per trovare corrispondenze di pensiero, stimoli e suggerimenti utili; in un ideale dialogo a distanza con l’autore che non dimentica mai la necessità di salvaguardare l’equilibrio psichico, specialmente delle persone più fragili, anche nei momenti più difficili.
Una sorta di vademecum per destreggiarsi tra i ricordi personali e la memoria collettiva; le ferite e le perdite, i rimorsi e i rimpianti; perfino i sogni e le speranze di coloro che inopinatamente si sono ritrovati a fare i conti con se stessi durante una tragedia, scoprendo doti insperate di pazienza e coraggio, solidarietà e generosità ma anche, perché no, gioia di vivere. Con leggerezza.
INGRESSO GRATUITO – fino a esaurimento posti
Prossimi appuntamenti
Nel Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari giovedì 27 aprile alle 18, Alessandro Lanza in dialogo con il professor Alfonso Damiano presenta “Energia Arcobaleno. Il Futuro è dell’Idrogeno?” (Il Mulino Edizioni – 2023).