L’ Associazione agenti raccomandatari mediatori marittimi agenti aerei, rappresentante di aziende che operano nei diversi settori dello shipping, ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro tenutosi oggi con la Polizia di Frontiera
Si è tenuto stamane, presso gli uffici del WTC Genoa (azienda speciale della Camera di Commercio di Genova), l’incontro tra Assagenti e Polizia di frontiera marittima ed aerea del capoluogo ligure per analizzare motivazioni ed effetti della circolare del 13 aprile del Ministero degli Esteri che sembrava mettere a rischio l’operatività degli sbarchi dei marittimi extra Ue nel porto di Genova.Dopo aver esaminato le casistiche che hanno indotto alla nota in questione, le potenziali
criticità gestionali delle nuove procedure e le ricadute economiche per il territorio, nell’ottica di massimizzare la primaria esigenza della sicurezza del porto senza ridurne l’efficienza operativa, il Dott. Lorenzo Manso, primo Dirigente della Polizia di Frontiera, ha illustrato l’ulteriore nota esplicativa che verrà emanata a giorni dalla Polizia e che meglio dettaglia le procedure che potranno essere adottate.
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Grande soddisfazione da parte dei rappresentanti della Commissione Crew management di Assagenti. Dopo aver assicurato la volontà di aderire a una politica di crescente
prevenzione nel controllo dei rimpatri dei marittimi extra Ue, hanno potuto constatare come i nuovi criteri non impatteranno sull’operatività delle navi. Essi garantiranno la possibilità del pernottamento dei marittimi sul territorio qualora necessario.
“Genova dimostra ancora una volta di essere un porto dove, nel rispetto dei ruoli, il dialogo
e la collaborazione tra pubblico e privato, è ai massimi livelli. Ciò consente di contemperare
la sicurezza di cittadini e lavoratori con l’efficienza della sua prima industria”, il commento a caldo del presidente di Assagenti, Paolo Pessina.
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