Migrazioni d’Arte del Crogiuolo a Orroli e Villagrande Strisaili
Torna in Sardegna M.D.A Migrazioni d’Arte, dopo un’intensa attività in Europa con performance teatrali e musicali finalizzate a valorizzare e proporre all’estero il ricco patrimonio archeologico legato alla sacralità della Sardegna più antica. Il progetto internazionale dalla compagnia teatrale Il crogiuolo, sostenuto da fondi Por all’interno dell’Identithy Lab 2018 e dalla Fondazione di Sardegna, e ideato da Rita Atzeri, prosegue con una nuova tappa, nell’ultimo weekend di Aprile, tra Orroli e Villagrande Strisaili.
In questi territori di grande valenza archeologica, ricchi di testimonianze della profonda spiritualità delle antiche popolazioni sarde, si svolgeranno, alla presenza e con la partecipazione di operatori culturali di varie località europee, spettacoli di teatro e musica e un partecipato convegno intitolato “La dea, la madre, la terra: dalla Sardegna al Mediterraneo culti e pratiche rituali e magico-religiose“, avente ad oggetto il rapporto tra archeologia e animazione culturale.
Rita Atzeri:
“Siamo molto soddisfatti della diffusione avuta da Migrazioni d’Arte. Infatti, ha permesso di fare una vera e propria promozione dei luoghi visitati dal progetto attraverso il libro fotografico; le presentazione e gli spettacoli messi in scena a Tamuli, Villagrande Strisaili, Orroli, Quartucciu.
Deinas si è sviluppato in maniera elastica e viva. Inoltre è capace di adattarsi ovunque. Dimostra un’enorme vitalità e trasversalità, come testimoniano anche gli incontri avuti in luoghi e culture diverse, dalla Spagna alla Germania alla Danimarca.
Nei prossimi giorni, a Orroli e Villagrande Strisaili condivideremo il nostro modello di promozione del patrimonio archeologico con operatori europei espressamente scelti perché contribuiscano a promuovere il nostro patrimonio archeologico nei loro paesi e ambiti lavorativi.”
Il programma
Il programma prevede sabato 29 aprile alle ore 16.00 una visita guidata al Nuraghe Arrubiu di Orroli a cura della cooperativa Is Janas. Seguirà, alle ore 18:00, alla Casa Museo Omo Axiu, la presentazione di uno dei prodotti più celebrati del progetto, il CD Deinas: il mito della Madre con la performance musicale di Carlo Spiga, autore delle musiche insieme a Stellan Veloce.
Alle ore 18:30, presentazione del libro di Mauro Perra, “Alla mensa dei nuragici” edito da Carlo Delfino. Uno studio preciso e divulgativo sul mangiare e il bere al tempo dei nuraghi. Ma anche sui mezzi e strumenti di produzione, di conservazione e di trasformazione, sui luoghi di accumulo e sulla redistribuzione. Chiacchiera con l’autore, la giornalista Giulia Clarkson.
A seguire, alle ore 20:00, spettacolo teatrale della regista Susanna Mannelli per una coproduzione Crogiuolo e Botti du Shcoggiu, Cassandra VentiVenti, con Rita Atzeri sul palco e il percussionista Antonio Pinna. In Cassandra risuonano echi di società matriarcali che si fondono con i caratteri della donna raccontata dagli uomini e violata che incarna il genere femminile del futuro occidentale. Vissuta dagli uomini come scandalo, Cassandra non è più la veggente non creduta, ma è semplicemente ignorata, perché tutto è creduto.
La sua frustrazione più grande è che qualsiasi cosa detta sia del tutto indifferente all’orecchio di chi ascolta. Tutte le cause sono verità conclamate, tutto è creduto indiscriminatamente.
La serata si chiude con una cena nuragica appositamente elaborata per l’occasione.
La serata si chiude con una cena nuragica appositamente elaborata per l’occasione.
Domenica 30 aprile
Il giorno successivo, domenica 30 a Villagrande Strisaili, alle ore 10:30 visita del complesso nuragico S’Arcu e is Forros a cura della cooperativa Archeonova.
Alle 12:00 uno spettacolo dal sapore orientale, Zatò e Ychì, ideato e diretto da Senio G.B. Dattena. Zatoychi, invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese, divide in due la sua anima; scindendosi nella forma maschile e in quella femminile, e si scontra in combattimenti cruenti, sostenuti e incalzati dai percussionisti sulla scena. Sul palco, i coreografi e danzatori Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino, sulle musiche dal vivo di Marco Caredda.
Alle 12:00 uno spettacolo dal sapore orientale, Zatò e Ychì, ideato e diretto da Senio G.B. Dattena. Zatoychi, invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese, divide in due la sua anima; scindendosi nella forma maschile e in quella femminile, e si scontra in combattimenti cruenti, sostenuti e incalzati dai percussionisti sulla scena. Sul palco, i coreografi e danzatori Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino, sulle musiche dal vivo di Marco Caredda.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, nell’aula consiliare Villagrande Strisaili, l’archeologa Ilaria Montis modera i due momenti all’interno del convegno dedicato all’archeologia e all’animazione culturale. Alla prima parte “La Dea, la Madre, la Terra” parteciperanno i docenti dell’Università di Tubingen Valentina Melchiorri e Thomas Shaefer; l’archeologo Rafail Charalampoulos dell’Università di Cipro; Nicholas Vella dell’Università di Malta; Giacomo Paglietti, archeologo e direttore dei musei di Villanovaforru e Santadi; Cecilia Marchese, archeologa, ricercatrice indipendente e divulgatrice e infine Gabriella Bernardi, ricercatrice e giornalista scientifica. Alle 17:30 la sessione si focalizza su “Valorizzare e comunicare il patrimonio archeologico attraverso eventi culturali, arte e spettacolo“.
Dopo l’introduzione a cura di Archenova, società che gestisce i siti i S’Arcu ‘e is Forros e Sa Carcaredda a Villagrande Strisaili, intervengono Omar Onnis, Ricercatore indipendente e scrittore e Giovanna Tanda, presidente della Cooperativa SILT di Alghero. Al termine, è previsto un dibattito pubblico.
La chiusura
L’intenso weekend si chiude alle ore 19:30 con lo spettacolo teatrale della compagnia Teatro Circo Maccus diretto da Virginia Viviano, IsKar – L’Anima Sacra della Luna. Nell’evento performativo tutte le forze della natura sono coinvolte in un gioco di grandi suggestioni. Gioco capace di interpretare lo spirito del nostro tempo riflesso nel passato arcaico della Sardegna. In questa grande festa dal sapore rituale, IsKar è un’alchimia che porta i performer, la loro arte e il pubblico a riscoprire attraverso l’anima la vocazione più antica.
La terra, l’acqua, l’aria e il fuoco, sapientemente mescolati ai gesti e ai corpi a contatto con l’iconografia nuragica, l’andamento rapsodico dello spettacolo rispecchia la struttura dei miti originari che trasfigurano la realtà rendendola eterna e universale. In scena danze sacre accompagnate dai tamburi; inoltre, riti di passaggio collettivi; canti propiziatori con i performers e danzatori Silvia Sotgiu (danza aerea) Karim Galici, Francesca Assiero e Camilla Vargiu; con l’attrice Marta Proietti Orzella; i giochi di fuoco di Andres Gutierrez; le sculture d’argilla di Enya Idda; e infine le interpretazioni vocali di Manuela Ragusa e Mario Pierno.
Le musiche di Migrazioni d’Arte
Infine, le musiche dal vivo sono composte e interpretate da Armonie Evolutive con Michele Sun, Ivano Naiely, Patrizio Del Kama. La regia e gli adattamenti dei testi (di Sergio Atzeni, Pinuccio Sciola, Salvatore Cambosu e Maria Lai) sono di Virginia Viviano.