Regione e Governo non lasceranno soli i lavoratori. Solinas: “Abbandono delle attività è inaccettabile”.
Dopo decenni di impegno delle istituzioni, in termini di risorse finanziarie e tutela ambientale, non possiamo accettare che le scelte della multinazionale condannino un polo strategico alla scomparsa, e con esso migliaia di lavoratori alla disperazione.Dopo decenni di impegno delle istituzioni, in termini di risorse finanziarie e tutela ambientale, non possiamo accettare che le scelte della multinazionale condannino un polo strategico alla scomparsa, e con esso migliaia di lavoratori alla disperazione.
Il Presidente della Regione Christian Solinas esprime profonda delusione e preoccupazione per l’intransigenza mostrata da Glencore, che nel vertice a Roma con la Sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto ha opposto un reiterato rifiuto alla richiesta di riavvio degli impianti di Portovesme e San Gavino, pur in presenza di ampie garanzie di sostegno rappresentate dalle misure in vigore per l’abbattimento dei costi energetici.
Appare chiaro, come avevamo temuto, dice il Presidente Solinas, che il fattore energia non fosse in realtà quello decisivo. Altre motivazioni di strategia industriale e commerciale incombevano sulla vertenza e orientavano fin dall’origine l’atteggiamento di Glencore, dalla quale ci attendevamo parole chiare che non sono ad oggi arrivate.
Per noi, dice il Presidente, può esserci un solo esito possibile: il mantenimento delle attività e di tutti i livelli occupazionali fino all’avvio di un processo di riconversione industriale del quale attendiamo di conoscere il progetto, e per il quale non possiamo che confermare il nostro sostegno in presenza di solide garanzie.