Denuncia “il venir meno di un sano e corretto confronto con l’azienda. Ha assunto atteggiamenti redarguitivi verso i rappresentanti sindacali da parte di figure che agiscono per conto di Teknoservice”.
“La Fit Sardegna – affermano i segretari Ignazio Lai e Gianni Loddo e il coordinatore regionale Igiene Ambientale, Roberto Murtas – ha sempre esaltato il sano e corretto confronto con l’azienda e ha agito con la massima disponibilità per trovare i giusti canali di relazioni industriali e questo nonostante i ritardi con i quali arrivano le risposte della Teknoservice rispetto alle molteplici problematiche sollevate dal sindacato a tutela dei lavoratori e a garanzia della qualità del servizio”.
Tra le segnalazioni, i sindacalisti richiamano la situazione nel cantiere di Capoterra, “dove si registrano atteggiamenti persecutori verso i nostri associati, con contestazioni insussistenti, mentre da tempo denunciamo la carenza di mezzi e personale insufficiente per la tipologia di servizio. Anche nel cantiere di Guspini- Gonnosfanadiga e Arbus i mezzi di raccolta sono non adeguati, molti sono fermi in attesa di manutenzione. Manca una struttura a disposizione del personale. Il parcheggio dei mezzi non è a norma di sicurezza e si trova Iontano dal posto di raccolta del personale per inizio e fine servizio.
Non va meglio a Domusnovas – proseguono Lai, Loddo e Murtas – , dove la carenza di personale obbliga ad un continuo spostamento di personale nei cantieri limitrofi e dove permangono forti ritardi nell’ adeguamento dell’idoneità sanitaria dei lavoratori impiegati. A Carloforte denunciamo da tempo la mancata manutenzione e il lavaggio dei mezzi. Mentre nei cantieri del Barigadu c’è un continuo ricorso allo straordinario e la mancanza ormai cronica di mezzi per svolgere il servizio in maniera adeguata”.
Per tutti questi motivi, la Fit Cisl annuncia lo stato di agitazione “in attesa che l’azienda ci convochi per affrontare e risolvere tutte queste problematiche”.
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