Presso l’Aou di Sassari presto in arrivo un nuovo macchinario per la radioterapia.
In arrivo, entro l’anno, all’Aou di Sassari un nuovo macchinario per la radioterapia. La notizia è trapelata nel corso di aggiornamento di sabato mattina “Radioterapia, sicurezza, diagnostica e terapeutica”.
Il quarto corso di aggiornamento del 2023 ha posto l’accento sul pericolo dell’esposizione a radiazioni ionizzanti per i pazienti e per gli operatori medici. Ad aprire i lavori il presidente dell’Ordine dei medici, Nicola Addis. Il presidente ha ricordato l’obbligatorietà di inserire tra i crediti formativi quelli dei corsi che hanno come tema la radioterapia. Responsabile scientifico dell’ECM, Daniela Soro.
La legislazione al centro del corso di aggiornamento
Si è parlato infatti di leggi nel corso della mattinata di aggiornamento. Il decreto legislativo 101 del 2020 infatti prevede una serie di norme comportamentali per gli operatori sanitari. L’obiettivo è ottimizzare le esposizioni mediche.
Come riferito da Luca Simbula nella sua relazione, la legge prevede infatti l’arresto, per esami che prevedano esposizioni non giustificate. In casi meno gravi, è prevista un’ammenda.
E’ quindi seguito l’intervento di Paola Crivelli. Ha parlato delle attività radiologiche complementari in odontoiatria. Ha inoltre suggerito un utilizzo limitato delle immagini in diretta sul paziente. Bisognerebbe preferire, invece, un’attività diagnostica su immagini registrate.
Aldo Pischedda ha riferito sull’attività interventistica in cardiologia e ha evidenziato che per il dosaggio occorre tenere conto della massa corporea del paziente, del sesso e della risoluzione delle immagini nei casi più complessi. Ha anche suggerito l’allontanamento dalla sala operatoria dei soggetti non indispensabili al momento delle radiazioni.
L’introduzione della nuova legge, ha riferito Piergiorgio Marini, comporta maggiori oneri per gli operatori. Essi sono infatti obbligati a documentare le dosi irradiate ai pazienti.
Dalila di Mario ha illustrato l’importanza di ridurre nelle terapie l’esposizione dei tessuti sani alle dosi ionizzanti. Il fine è limitare le tossicità del trattamento radiante.
La normativa del 2020 obbliga operatori sanitari a un lavoro sinergico. Questo quanto riferito da Franco Pinna nella sua relazione. Auspica un lavoro di squadra tra le varie strutture e specializzazioni in tutti i campi medici.
Un nuovo macchinario per la sicurezza della radioterapia
Angela Poggiu, specialista di fisica medica ha reso noto l’arrivo di un macchinario di nuova generazione per la radioterapia nell’Aou di Sassari. Ha inoltre riferito come la tecnologia radioterapica più avanzata possa ridurre le dosi impartite, col risultato di ottenere ambienti più sicuri per tutti.
La sicurezza si estende anche al di fuori degli ambienti ospedalieri e infatti Angela Spanu nella sua relazione ha evidenziato che i pazienti trattati restano radioattivi per tempi variabili, ma durante i quali devono assumere particolari precauzioni nei confronti di minori e donne in gravidanza.