Barbara Figus, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia ha così commentato l’accaduto: “Massima solidarietà alla maestra Marisa Francescangeli da parte mia e di tutto il Popolo della Famiglia della Sardegna e di tutta Italia. Questa triste storia mi ricorda tanto quella della nostra Clara Ferranti docente universitaria e dirigente nazionale del Popolo della Famiglia. Lei ebbe più o meno lo stesso trattamento ma forse non la sospensione. Viviamo tempi molto bui, purtroppo.
Gesù disse: “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Ma siamo certissimi che Dio stesso trae e trarrà il massimo bene anche da vergogne come queste. Per esempio la solidarietà anche inaspettata di tanti, oltre che gli oltraggi. Noi invece – prosegue Barbara Figus – le diciamo grazie, cara maestra Marisa, per il coraggio di portare ancora un seme di bene nelle nostre scuole. Un grazie va anche a tutte quelle mamme e famiglie che stanno dando la loro piena solidarietà alla maestra Marisa”.
Alla docente, ha voluto esprimere la propria vicinanza anche Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia e Clara Ferranti, anch’essa vittima in passato di una censura, ma da parte dell’ateneo in cui insegnava: “ Alla maestra Marisa Francescangeli esprimo tutta la mia solidarietà, ricordo molto bene cosa vuol dire essere trascinati nella macina mediatica ma anche uscirne vincitori.
La preghiera che si innalza da anime pure scatena sempre l’inferno, perciò grazie cara maestra per la bellissima testimonianza di Fede che ha trasmesso ai suoi bambini, non c’è dono più grande che si possa dare ai figli e peccato che quelle due mamme che hanno protestato, nella loro stoltezza non lo capiscano. Ne sia fiera di quelle preghiere con i bambini e non si scusi! Essere laici non vuole affatto dire essere atei, ma anche questo devono confondere per togliere di mezzo Dio”.
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