1° Maggio: in primo piano i Diritti Umani, e gli altri giorni?
Da anni i volontari di Uniti per i Diritti Umani della Sardegna informano i cittadini sui 30 articoli della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite.
I volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology non aspettano ricorrenze o festeggiamenti particolari per diffondere il messaggio sui Diritti Umani. Come avviene da anni, anche questa settimana sono state scelte due località dove far conoscere i 30 articoli della Dichiarazione Universale. Il 30 aprile negozianti e clienti di via Garibaldi a Cagliari hanno ricevuto il libretto “La storia dei Diritti Umani”; mentre nella serata di mercoledì 3 maggio saranno i cittadini di San Sperate ad essere informati su questo importante documento.
Sicuramente durante le ricorrenze delle Giornate Nazionali o Internazionali ufficiali, l’opinione pubblica viene indirizzata dai media a riflettere su un determinato argomento in base alla circostanza. Per i volontari l’argomento “Diritti Umani” non è qualcosa da trattare una tantum. Per loro è diventato il pane quotidiano; una necessità dettata dall’emergenza sociale e umanitaria che stiamo vivendo a livello locale e planetario. Tutti i giorni sono utili per promuovere un argomento sempre più avvertito da una fascia sempre più ampia di popolazione.
Il 1° Maggio, Festa del Lavoro, da diversi pulpiti e ognuno a suo modo, ha messo in evidenza le emergenze che il mondo del lavoro vive quotidianamente. Ciascuno ha la sua ricetta e soluzione, ognuno critica l’altra parte di non fare abbastanza per trovare soluzioni eque e solidali. L’impressione per chi, come noi, sta in mezzo ai duellanti, è che si cerchi più lo scontro che il dialogo alla ricerca di un punto d’incontro.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard.
Che fare quindi?
Ispirandosi a queste parole, i volontari sono convinti che ciascuno di noi può fare qualcosa per rendere reale quel sogno. Prima di tutto facendoli conoscere a tutti e sensibilizzando le persone a rispettarli.
Nei momenti difficili come l’attuale non è semplice intavolare un dialogo su questi temi. In mezzo ai tanti problemi personali siamo portati a guardare al nostro orticello, dimenticando che la società è formata da singole persone che creano le situazioni in cui ci imbattiamo e di cui ci lamentiamo quotidianamente, situazioni che potremmo cambiare radicalmente in meglio, solo se ci comportassimo con lealtà nei confronti degli altri, rispettando le regole e tenendo bene a mente i Diritti inalienabili di chi ci circonda.
Sì, perché solo partendo da ciascuno di noi, nascerà quella società più giusta e solidale che sognavano i saggi legislatori che 75 anni fa scrissero il documento che da solo, sarebbe la soluzione di qualsiasi problema o conflitto dell’umanità.
Per restare sempre aggiornato su ciò che accade intorno a te clicca qui